Tratto da La birra nel mondo, Volume II, di Antonio Mennella-Meligrana Editore
Bamberga/Germania
Birrificio chiamato confidenzialmente dagli abitanti del luogo Der Keesmann. Fu fondato, nel 1867, dall’ex macellaio Georg Keesmann nel sobborgo Wunderburg, oggi un quartiere di Bamberga. Il nome originario era Zum Sternla, passato poi a una birra della casa.
Il birrificio, che dispone di un ottimo ristorante, si trova in uno dei più caratteristici edifici della città vecchia. Appartiene sempre alla famiglia Keesmann, nella persona di Sabine, coadiuvata dal nipote Stefan.
Il cavallo di battaglia dell’azienda è la Bamberger Herren Pils, lanciata nel 1979 e divenuta subito molto popolare a Bamberga e dintorni, tanto da impegnare a tutt’oggi il 92% della capacità produttiva.
Keesmann Bamberger Herren Pils, pilsener di colore giallo paglierino (g.a. 4,6%); sottoposta a filtraggio. Con un’effervescenza piuttosto sostenuta, la schiuma bianca si leva sottile, densa, di ritenzione moderata. L’intensità olfattiva risulta alquanto elevata, con sentori di malto, fieno, luppolo floreale, erba fresca, terra, agrumi, sciroppo d’acero; la finezza invece non va oltre la gradevolezza. Il corpo, da leggero a medio, ha una consistenza parecchio acquosa. Il gusto ha un buon profilo di malto, e scivola delicatamente su fondo erbaceo amaro. Il finale arriva secco e lievemente piccante. Un po’ aspringente si rivela il retrolfatto, con sensazioni acri di limone.
Keesmann Sternla Lager, zwickelbier di colore dorato e dall’aspetto torbido (g.a. 5%). Con un’effervescenza moderata, la spuma bianca fuoriesce abbondante, cremosa, duratura. Sentori di malto, frutta, caramello, miele, pane, yogurt, burro, grano, luppolo, verdure cotte, lievito, allestiscono un bouquet di elevata intensità ma di finezza normale. Il corpo, medio-leggero, presenta una consistenza tra grassa e acquosa. Nel gusto, il malto si rivela piuttosto pesante, benché asciutto e pulito; ma non manca un buon amarore erbaceo, appena oltre la metà della lunga corsa che si chiude con una fresca punta acida. Nel finale compare qualche nota di pane scuro e luppolo terroso. Impressioni amare di zucchero bruciato segnano la discreta persistenza del retrolfatto.
Keesman Bock, helles bock di colore dorato brillante (g.a. 6,4%). L’effervescenza è piuttosto bassa; la schiuma bianca, minuta, compatta, aderente. L’aroma si apre alquanto complesso: freschi sentori di luppolo erbaceo, agrumi e floreali contrastano la dolcezza del malto, del miele, del mais. Il corpo medio presenta una consistenza oleosa. Anche il gusto tende concretamente all’amabilità del malto, in un contesto però dove una miscela di luppoli pregiati, nella veste di paladino del perfetto equilibrio, non fa troppe concessioni. Il finale, erbaceo, secco, pulito, introduce un discreto retrolfatto dalle cordiali sensazioni alcoliche e amarognole di zucchero bruciato.