Brauerei Eichhof

Tratto da La birra nel mondo, Volume II, di Antonio Mennella-Meligrana Editore

Lucerna/Svizzera
Ha alle spalle una storia piuttosto travagliata, fra cessioni, fusioni, cambi di sede. Vediamo i punti salienti.
La nascita risale al 1834, quando Johann Baptist Guggenbühler ottenne dalle autorità di Lucerna l’autorizzazione ad aprire una fabbrica di birra, chiamata Löwengarten (dal vicino monumento del Leone) e che fu venduta dopo soli cinque anni.
Nel 1878 la birreria passò nelle mani del figlio del proprietario di allora e di Traugott Spiess che quattro anni dopo, ne divenne unico proprietario. Intanto, grazie alla professionalità di Traugot, la fabbrica era diventata la più grande della città. Importanti innovazioni tecniche fecero il resto.
Nel 1899 Spiess trasformò la sua azienda privata in una società, la Bierbrauerei Spiess, con lui proprietario principale.
A fine secolo la Spiess risultava una delle poche fabbriche di birra rimaste a Lucerna. Nel 1917 iniziò la collaborazione con la Luzerner Brauhaus di Heinrich Endeman nella tenuta Eichhof. Nel 1922 avvenne addirittura la fusione delle due birrerie, sotto il nome di Vereinigten Luzerner Brauereien e con sede a Eichhof. Per due anni il presidente fu Traugott che poi si trasferì in California per ritornare in Svizzera nel 1939, dove morì poco dopo.
Nel 1937 la società fu rinominata Luzerner Brauerei zum Eichhof, prendendo la denominazione attuale nel 1960.
Uno degli ultimi grandi produttori di birra nazionali indipendenti, nel 2008 la Brauerei Eichhof passò alla Heineken, entrando a far parte della Heineken Switzerland che trasferiva la sede centrale a Lucerna, presso il birrificio Eichhof appunto.
Ovviamente la Brauerei Eichhof continua a fabbricare le sue fresche lager ricche di malto, secondo la tradizione altamente qualitativa del Paese.
Eichhof Lager, lager di colore dorato (g.a. 4,8%); il prodotto di punta e una delle standard più popolari in Svizzera. Presenta una media effervescenza; schiuma bianca abbondante ma di scarsa allacciatura; blando luppolo nell’aroma, con qualche accenno fruttato, floreale, di mais dolce; corpo abbastanza leggero, in una consistenza acquosa; gusto di malto con l’amaricante a stento percettibile in sottofondo; corto, piacevole, finale amaro a base di erbe; retrolfatto un po’ granuloso, comunque fresco. È più che altro un prodotto rinfrescante per il consumo quotidiano, reperibile in bottiglia, in lattina e alla spina.
Eichhof Braugold, premium lager (g.a. 5,2%); la premium di maggior successo sul mercato elvetico. Ottenuta da una ricetta speciale, risulta abbastanza più consistente rispetto alla Eichhof Lager. La carbonazione appare piuttostro contenuta; la spuma, sottile, vaporosa, durevole. L’aroma di luppolo è persistente ma non aggressivo. Nel corpo pieno, e di trama acquosa, si esalta un sapore fresco, pastoso, su fondo secco. L’amaro, compare nel breve finale, e va lentamente dissipandosi nel discreto retrolfatto.
Eichhof Original Spiess Edelhell, lager di colore dorato chiaro (g.a. 4,8%). Viene tuttora elaborata secondo la ricetta di Traugott Spiess, tenuta gelosamente segreta. Anche l’etichetta risale, in parte, alle origini del birrificio. Questo prodotto dona una vivace effervescenza; schiuma di regolari dimensioni e buona allacciatura; soave aroma di malto; corpo medio tendente al leggero, in una tessitura tra grassa e acquosa; gusto pulito, appena marcato dal cereale e sostenuto da note asciutte di fondo; finale dal compito ripulente; corto retrolfatto amarognolo a base di erba secca.
Eichhof Hubertus Dunkel, dunkel di un marrone/ambra (g.a. 5,7%). Il colore è conferito dall’utilizzo di malti torrefatti. Con un’effervescenza media, la schiuma emerge sottile, pannosa ma non di lunga durata. La scarsa luppolizzazione, si avverte subito dall’aroma in cui domina il malto. Nel corpo medio, di tessitura acquosa, fa sfoggio di sé un gusto spiccatamente ancora di malto con orientamento al dolce, perfettamente tenuto comunque in equilibrio dall’asprezza dell’affumicatura. Il finale secco introduce un evanescente retrolfatto dalle piacevoli sensazioni di prugne secche.
Eichhof Barbara, starkbier di colore biondo carico (g.a. 6,5%); forte e molto gradevole. Prende il nome dalla santa patrona degli artiglieri. La carbonazione è morbida; la spuma, spessa, cremosa, con ottima allacciatura. Il corpo medio presenta una consistenza tra acquosa e oleosa. Il sapore, appena dolce, evidenzia una netta connotazione di malto. Anche l’aroma, sia pure con accento erbaceo, è decisamente del cereale. Il finale, abbastanza amaro, si stempera pian piano nella lunga persistenza retrolfattiva.
Eichhof Pony, lager tipo pilsener dorata (g.a. 5,2%). Si propone con una media effervescenza; schiuma alta e di sufficiente stabilità; fioco aroma di malto, dai richiami fruttati, di luppolo e uva spina; corpo medio di trama acquosa; gusto di un amaro marcato ma contenuto dal solido fondo di malto; esplosivo finale amarognolo; corto retrolfatto secco e ripulente.