Tratto da La birra nel mondo, Volume II, di Antonio Mennella-Meligrana Editore
Strasburgo/Francia
Nel 1664 Jérôme Hatt, figlio di distillatori, acquistò la Brasserie du Canon a Strasburgo.
Le frequenti piene dell’Ill, portarono al trasferimento dell’attività nella zona occidentale del centro di Strasburgo, nel quartiere di Cronenbourg che all’apoca si scriveva ancora con la K: si ebbe così il cambio del nome in Brasserie Kronenbourg.
L’azienda si sviluppò notevolmente nel secondo dopoguerra, allorché la maggior parte delle lager per il consumo domestico venivano offerte con basso tenore alcolico e in bottiglie da litro. Essa invece prese a distribuire in tutto il Paese la premium Bière d’Alsace in bottiglie piccole.
Nel 1952, in occasione dell’incoronazione della regina d’Inghilterra, lanciò la gamma commemorativa Kronenbourg 1664, che, in Francia, si legge semplicemente “soixante quatre” (“sessantaquattro”). Il 1664 ovviamente è l’anno di nascita dell’azienda.
Nel 1969 aprì una nuova grande fabbrica a Obernai e, l’anno successivo, entrò nel gruppo BSN che, da BSN-Kronenbourg, diventerà gruppo Danone. Questa multinazionale alimentare francese contava tra l’altro una quota di minoranza nel capitale sociale della Peroni (in seguito riscattata dalla famiglia romana); possedeva la belga Alken-Maes, la congolese SCBK di Pointe-Noire, la spagnola San Miguel; in Africa, aveva proprie fabbriche e produceva la sua gamma direttamente nel paese interessato.
Nel 1994, dalla fusione con la Kanterbräu, nacque il gruppo Brasseries Kronenbourg. La Kanterbräu era stata fondata nel 1887 a Champigneulles, vicino a Nancy, con il nome di un mastro birraio tedesco, Kanter. Possedeva un altro piccolo impianto in Bretagna, a Rennes. Ma, dal più grosso gruppo birrario francese che risultava una volta, era presto diventata un marchio di second’ordine, surclassato dalla celebrità della Kronenbourg.
Nel 2000 il gruppo Danone cedette le proprie attività brassicole alla Scottish & Newcastle. Pertanto le Brasseries Kronenbourg, leader del mercato in Francia, passarono sotto il controllo del colosso britannico e, oltre ai marchi nazionali, iniziarono a produrre in parte e a distribuire alcuni brand internazionali del gruppo di appartenenza. Infine, con l’acquisto, all’inizio del 2008, della Scottish & Newcastle da parte della Heineken e della Carlsberg, toccarono al “gigante” danese.
Oggi, le Brasseries Kronenbourg hanno una produzione annua di oltre 7 milioni di ettolitri, con una quota del 36% nel mercato francese.
Una relativa menzione merita la 1664 Instant Pression, l’innovazione che, sull’esempio della Guinness, permette di gustare una birra imbottigliata come se fosse servita alla spina.
Kronenbourg, lager di colore oro chiaro e dall’aspetto brillante (g.a. 4,2%). Il prodotto di base, e il più importante dell’azienda, che copre più di un quarto del consumo di birra nazionale. Con una media effervescenza, la schiuma bianca emerge sottile, cremosa, abbastanza duratura. L’aroma si apre con sentori di luppolo floreale e, in secondo piano, di erbe, malto, fiori, cereali, verdure cotte, caffè d’orzo. Il corpo propende per il sottile, in una consistenza un po’ acquosa. Il gusto è quello classico internazionale, segnato a malapena dal malto, a tratti quasi neutro. Il finale sa tanto di fieno e mais. Il retrolfatto risulta asciutto, farinoso, amarognolo.
Kronenbourg 1664, lager di colore giallo oro brillante (g.a. 5,5%). Più amabile e più corposa della base, è anche la lager più forte e più conosciuta della casa, distribuita in più di 70 paesi. In Francia, figura al primo posto per volume di vendita; nel Regno Unito, è la seconda premium lager più consumata. Utilizza, invece del luppolo, l’estratto; con aggiunta di mais, malto di frumento, caramello. L’effervescenza è moderata; la spuma bianca, sottile, cremosa, aderente. L’aroma di luppolo floreale si sprigiona tenue ma deciso, quasi riverito da sentori di malto tostato, paglia, caramello, mais, erbe, malto di frumento, miele, banana. Il corpo, da leggero a medio, ha una consistenza tra oleosa e acquosa. Il gusto si snoda pieno, amabile, con una punta di amaro appena percettibile. Solo verso la fine di una corsa regolare viene allo scoperto il rampicante, che lascia un retrolfatto asciutto e completamente pulito.
Kronenbourg 1664 Blanc, witbier di colore giallo paglierino e dall’aspetto opalescente (g.a. 5%); con aggiunta di aromi di agrumi. È una creazione relativamente recente, commercializzata in un’innovativa bottiglia di un intenso blu cobalto. Leggera e fragrante, fresca e dissetante, con buon apporto di liquidi e sali minerali, si propone come la birra del consumatore moderno, indicata da lunghe indagini di mercato in diverse aree geografiche. Con una morbida effervescenza, la spuma bianca emerge abbondante, spessa, piuttosto persistente. All’olfatto, dominano coriandolo e scorza di arancia amara, con miti suggerimenti di grano, frutti di bosco, pane bianco, luppolo erbaceo, limone, malto, pompelmo. Il corpo, da leggero a medio, presenta una trama cremosa un po’ appiccicosa. Il gusto, sottilmente fruttato, reca, prima, un tocco di amaro, poi, una punta di acido, nella seconda parte della corsa. Il finale, secco e granuloso, introduce un breve retrolfatto in cui aleggiano suggestioni citriche e di chiodi di garofano.
Kronenbourg Kanterbräu, lager di colore paglierino acceso (g.a. 4,2%, in precedenza 4,7%). Con una media effervescenza, la schiuma bianca fuoriesce di altrettante medie dimensioni e anche di media tenuta. L’olfatto, di ordinaria finezza e intensità normale, elargisce profumi di malto chiaro e di cereali non sottoposti a maltaggio, nonché un vago accenno di luppolo. Il corpo è fresco, leggero, armonico, e di consistenza acquosa. Il gusto di malto appare orientato al dolce, e termina così una corsa senz’altro regolare; mentre l’amaricante sembra rimanga alla finestra, o perlomeno non interviene a sufficienza. Il finale, relativamente secco, introduce invece un corto retrolfatto luppolizzato e amarognolo.
Tourtel Non-Alcoholic, lager analcolica di colore giallo paglierino scarico (g.a. 0,5%); conosciuta anche come Kronenbourg Pur Malt. Prodotta infatti con una nuova formula di puro malto, si presenta particolarmente leggera e adatta al consumo, sia in casa che fuori, da parte delle donne e dei più giovani attenti alla linea e ai precetti salutistici. Figura tra le analcoliche più richieste in Europa. La formazione dell’alcol viene inibita tramite l’abbassamento della temperatura durante la fermentazione. Per il moderato carattere effervescente, la spuma bianca si presenta alta, soffice e di notevole aderenza. L’aroma richiama nettamente il luppolo, che accetta di buon grado il supporto di sentori floreali, erbacei, speziati. Il corpo, pur essendo scarno, appare di apprezzabile tessitura. Il gusto risente il malto e una lieve dolcezza, snodandosi sodo, delicato, fragrante. Il finale apporta sufficiente secchezza e pulizia. Il retrolfatto propone brevi note di luppolo e un’impressione a malapena accennata di amarore.