Brasserie Saint Rieul

Tratto da La birra nel mondo, Volume IV, di Antonio Mennella-Meligrana Editore

Trumilly/Francia
Birrificio in un paese di nemmeno 600 anime nell’Alta Francia.
Fu fondato nel 1998 in una fattoria del secolo XIX, in una zona spiccatamente granicola.
La produzione, di sola fermentazione alta, risente dell’influenza belga il cui confine non è così lontano.
Saint Rieul Grand Cru, belgian strong dark ale di colore ramato e dall’aspetto opalescente (g.a. 9%); la più forte della gamma, fermentata con tre lieviti diversi. Con una forte effervescenza, la schiuma crema trabocca enorme, sottile, compatta, tenace. L’aroma si propone con una certa dolcezza, nei suoi freschi, puliti, gradevoli, sentori di malto caramellato, lievito, miele, biscotto, albicocca, cereali, agrumi, erba appena tagliata, vaniglia, chiodi di garofano. Il corpo medio tende al leggero, in una consistenza oleosa alquanto untuosa. Con l’alcol che riscalda senza minimamente infastidire il palato, gli elementi gustativi trovano presto un compromesso per estrinsecarsi in perfetto equilibrio, e con sorprendente facilità distintiva: malto, lievito belga, paglia, caramello, luppolo floreale, banana, marmellata di agrumi, frutta secca, mandarino, terra, chiodi di garofano. Nel finale l’alcol si sbriglia, ma rimane nei limiti della discrezione; anzi, asciuga, ripulisce la lingua dal minimale residuo zuccherino. Il retrolfatto persiste abbastanza in piacevoli sensazioni vegetali amarognole.