Tratto da La birra nel mondo, Volume IV, di Antonio Mennella-Meligrana Editore
Aix-Noulette/Francia
Microbirrificio in un piccolo comune dell’Alta Francia, là dove la vicinanza con il Belgio francofono ha fortemente contribuito allo sviluppo della cultura brassicola e, di conseguenza, al concentramento del più alto numero di produttori francesi.
La fondazione avvenne nel 2003 a opera di tre giovani, i fratelli Vincent e Stephen Bogaert e il loro amico Hervè Descamps.
Dal 2008 l’azienda utilizza soltanto materie prime fornite dalle cooperative delle Fiandre francesi.
La produzione, sotto il nome di Page 24 e con un flusso annuo di 8 mila ettolitri, dall’autoctona bière de garde e dalle ale belghe, si è andata pian piano spostando verso tipologie anglosassoni, come IPA, stout, barley wine.
Saint Germain Page 24 Réserve Hildegarde Blond, bière de garde di colore dorato e dall’aspetto leggermente velato (g.a. 6,9%). Con una carbonazione piuttosto vivace, la schiuma bianca sgorga ampia, sottile, cremosa e resistente. L’aroma si esprime a base di malto, paglia, luppolo floreale, caramello, banana, miele, lievito speziato, scorza d’arancia, frutti verdi, chiodi di garofano: il tutto intiepidito dal calore alcolico. Il corpo , tra medio e leggero, presenta una trama oleosa un po’ appiccicosa. Nel gusto il malto, con il valido supporto dello zucchero candito, ha il dominio assoluto, fin quasi al traguardo, allorquando subentrano note floreali amarognole. E, con l’innalzamento della temperatura, l’etanolo si espone maggiormente, intanto che si fa notare distintamente un lievito fruttato. Un corto finale dolciastro, con sfumature erbacee e pepate, lascia il campo alle lunghe impressioni retrolfattive secche e luppolizzate.