Brasserie La Saint-Pierre

Tratto da La birra nel mondo, Volume III, di Antonio Mennella-Meligrana Editore

Saint-Pierre/Francia
Birrificio artigianale alsaziano, in un paese di appena 600 anime nel dipartimento del Basso Reno. È uno dei sei produttori iscritti al Syndacat des Brasseurs d’Alsace, con sede a Schiltigheim.
Fu fondato nel 2001 da Claude e Marilyn Varga. Attualmente è portato avanti da Marilyn, con un team di soli otto dipendenti.
Oltre alla Brasserie, l’immenso edificio comprende un ristorante e un negozio per la vendita anche di tanti prodotti locali.
È la più importante fabbrica di birra alsaziana in termini di etichette, raggruppate in quattro gamme: Saint-Pierre, Bière de l’Oncle Hansi, Saint-Claude, Bières-Bio. Per ciascuna gamma sono previste: la blanche, la blonde, l’ambrée, la brune. Un’altra serie contempla le birre di frutta: prugna, ciliegia, mirtillo, pesca, castagna.
La Saint-Pierre Blonde de l’Oncle Hansi, bière de garde di colore biondo paglia e dall’aspetto leggermente velato (g.a. 5,6%). Con una vivace effervescenza, la schiuma, di un bianco sporco, erompe fine, cremosa ma evanescente. Malto, biscotti, caramello, lievito, paglia, banana verde, buccia di mela, albicocca secca, grano, erbe, arancia, uva spina, semi di coriandolo, sviluppano un bouquet olfattivo di elevata intensità e gradevole finezza. Il corpo, da sottile a medio, presenta una consistenza tra grassa e acquosa. Il gusto inizia con una certa dolcezza di malto, prende via via note di lievito e spezie, per chiudere una corsa di media durata all’insegna di una fresca acidità fruttata. Il finale, asciutto e lungo, ricorda il melone, l’arancia rossa, l’uva spina. Il retrolfatto non dura tanto, il tempo di erogare le sue piacevoli sensazioni dolceamare e speziate.
La Saint-Pierre Blanche de l’Oncle Hansi, bière blanche di colore giallo paglierino e dall’aspetto opalescente (g.a. 5,2%). Con una vivace effervescenza, la schiuma bianca erompe fine, cremosa, duratura. L’aroma si esprime quasi in sordina, con sentori fruttati, agrumati, di luppolo, paglia, lievito, malto, grano, semi di coriandolo. Il corpo, alquanto sottile, presenta una trama da oleosa ad acquosa. Eccellente l’equilibrio gustativo, tra malto e lievito con note vegetali, di fiori e agrumi. Il finale si propone corto, fruttato, ammandorlato. Da parte sua, l’evanescente retrolfatto riesce a malapena a erogare una suggestione di amaro erbaceo.