Brasserie Castelain

Tratto da La birra nel mondo, Volume II, di Antonio Mennella-Meligrana Editore

Bénifontaine/Francia
Sorto nel 1926 come Delomel, il birrificio prese la denominazione attuale nel 1966, quando venne rilevato dalla famiglia Castelain, a cui appartiene tuttora con il subentro ai genitori nel 1979 di Yves e Annick. Proprio nel 1979 la produzione aveva superato i 5 mila ettolitri l’anno; mentre la piccola azienda era diventata una delle più importanti fabbriche artigianali di birra del Paese.
La Castelain è specializzata nella bière de garde e ha il merito di aver contribuito attivamente al suo ritorno. Come tanti altri produttori dello stile, segue la fermentazione mista. Utilizza indifferentemente lieviti per ale e per lager. La fermentazione dura dai 10 ai 12 giorni, a 14-15 °C; segue il trattamento lager per 45 giorni a 8 °C.
Rispetto alle altre della stessa tipologia, queste bière de garde, filtrate ma non pastorizzate, risultano più fruttate e meno saporite. La serie va sotto la denominazione Ch’Ti, che vuol dire “è fatta per te”, nella parlata locale della Piccardia (dal francese c’est toi). L’etichetta reca invece la figura di un rude minatore, a ricordo della regione carbonifera in cui ha sede l’impresa.
La produzione annua si aggira sui 48 mila ettolitri.
Castelain Ch’Ti Blonde, bière de garde di colore giallo dorato (g.a. 6,4%). Con una carbonazione abbastanza vivace, la spuma emerge fine e cremosa. L’aroma si schiude piuttosto ampio, mettendo in risalto profumi fruttati, vegetali e di malto dolce. Il corpo medio, di consistenza liscia e cremosa, alimenta un fluido gusto sottilmente fruttato. La morbida secchezza del finale diventa, nel retrolfatto, buona persistenza aromatica di luppolo.
Castelain Ch’Ti Ambrée, bière de garde di colore ambra chiaro (g.a. 5,9%); versione più leggera della precedente, per l’esportazione negli Stati Uniti. Possiede un carattere di malto più intenso e più evidenti note terrose di cantina tipiche dello stile. L’effervescenza è media; la schiuma, soffice e persistente. Il corpo medio ha una trama molto acquosa. Il finale, moderatamente amaro, introduce un discreto retrolfatto dalle rinfrescanti suggestioni acidule di mela verde.
Castelain Ch’Ti Brune, bière de garde di colore mogano quasi impenetrabile (g.a. 6,4%). Si tratta della versione scura, sicuramente più equilibrata, della Ch’Ti Blonde. La schiuma beige, non così ricca ma duratura, è gestita da una morbida effervescenza. Al fresco aroma di albicocca, tiene compagnia un sapore altrettanto fruttato con note di nocciola e di vaniglia, anche di porto. Nel finale asciutto eccelle la morbidezza del malto. Il palato però rimane avvolto in una netta impressione di frutta secca.
Castelain Ch’Ti Triple, bière de garde di colore paglierino con riflessi dorati (g.a. 7,5%); la più forte. Il triple si riferisce appunto all’elevato tenore alcolico. È una delle rare birre che usano lievito per lager col metodo a infusione. Utilizza doppio malto da orzo primaverile e luppoli fiammingo, Hallertau, Saaz e Tettnang. Per l’alta qualità e la singolare delicatezza, fa parte del patrimonio della regione Nord-Pas-de-Calais. Con una media effervescenza, la schiuma fuoriesce sottile, compatta e duratura. L’aroma è erbaceo e di malto dolce. Il corpo medio ha una tessitura da grassa ad acquosa. Nel gusto, ritorna l’amabilità del malto, ma diluita da ricche note fruttate e speziate in perfetto equilibrio con l’amaro del luppolo. Anche nel lungo finale cereale e amaricante si bilanciano in un morbido dolceamaro. Nella sua discreta persistenza, il retrolfatto si arricchisce di una stuzzicante suggestione di affumicatura.
Castelain Abbaye de Lille, bière de garde di colore dorato (g.a. 6,1%). La carbonazione è media; la schiuma, soffice ma di rapida scomparsa. L’aroma si libera alquanto dolce, a base di caramello, zucchero bianco, miele; e con qualche accenno di lievito, mandorle, luppolo floreale. Il corpo tende decisamente al leggero, in una consistenza sottile e grassa. Anche il gusto si rileva amabile; sfocia però in un deciso finale amaro, passando attraverso note di ribes. Il retrolfatto non ha lunga durata, e propone sensazioni biscottate e lievemente speziate.
Castelain Jade, lager di colore giallo pallido (g.a. 4,5%); la prima birra biologica francese, con certificazione Ecocert, lanciata nel 1986. La piccola civetta stampata sull’etichetta simboleggia appunto il “biologico”. Non pastorizzata, presenta uno scarso deposito di lievito che conferisce l’aspetto intorbidito. Viene prodotta, in piccole quantità, con acqua di pozzo artesiano, malto d’orzo Tremois delle Fiandre, luppolo austriaco delle varietà Perle e Aurora, lievito ale a bassa temperatura. Con una morbida carbonazione media, la schiuma si forma fine, leggera, alquanto stabile. Al naso si esaltano sottili profumi erbacei. Dal corpo medio-sottile, con trama acquosa, emerge un rotondo gusto di luppolo, piacevole e rinfrescante. Il finale sopraggiunge aspro, pulito; gli tiene dietro un breve retrolfatto di malto e cereali.