Tratto da La birra nel mondo, Volume I, di Antonio Mennella-Meligrana Editore
Nashville-Davidson, Tennessee/USA
Brewpub sorto nel 1994 a opera di Kent Taylor e Stephanie Weins. Si mise subito in luce per i suoi prodotti di una raffinata quanto originale complessità.
Nel 2010 fu creato un birrificio separato per poter rispondere alla domanda che perveniva da tutto il Tennessee.
Poi, nel 2014, Stephaine morì per un cancro ai polmoni. In suo onore fu istituita la Stephanie’s Fight (“Lotta di Stephanie”), organizzazione senza scopo di lucro per la raccolta di fondi destinati a sostenere la ricerca sul cancro ai polmoni.
St. Charles Porter, porter con evidente ispirazione londinese, di colore marrone scuro, quasi nero (g.a. 5,5%). La morbida carbonazione media origina una schiuma beige sottile e di sufficiente tenuta. L’aroma si propone invitante, asciutto e forte, di malto tostato, con qualche accenno di caramello, cioccolato, luppolo floreale. Il corpo medio tende al leggero, con una trama setosa. Al palato si equilibrano liquirizia e toffee, nocciola e note terrose, creando un sapore lievemente dolce e moderatamente amaro. Il finale arriva secco, cremoso. La lunga persistenza retrolfattiva si articola nelle sensazioni piacevolmente amare del caffè tostato con qualche richiamo dolce di caramello.