Tratto da La birra nel mondo, Volume I, di Antonio Mennella-Meligrana Editore
Munlochy/Scozia
Birrificio sulla Black Isle, penisola all’interno di Ross e Cromarty, nelle Highland.
Fu aperto nel 1998 da David Gladwin. Nel 2009 inaugurò un nuovo impianto capace di star dietro alla crescita costante della produzione.
L’ampia gamma, che annovera anche delle stagionali, utilizza soltanto materie prime provenienti da coltivazioni biologiche.
Black Isle Black Islay, imperial stout di colore scuro tendente al nero (g.a. 8,1%). Si tratta di una produzione una tantum che invecchia in botti di whisky della locale distilleria Bruichladdich. Le bottiglie sono numerate singolarmente, e possono continuare a invecchiare in cantina per lungo tempo. L’effervescenza quasi piatta genera una spuma beige sottile che si dissolve rapidamente. L’elevata intensità olfattiva è organizzata da whisky, caffè, caramello, cioccolato, vaniglia, prugne, uva passa. Il copo medio ha una trama leggermente oleosa. L’equilibrio gustativo appare perfetto, con armoniche note di dolcezza, amarore, acidità. Nel finale si esaltano la secchezza, il caffè, la cenere. Il retrolfatto si dilunga abbastanza nelle sue calde suggestioni di rovere, frutti rossi, liquirizia.
Black Isle Organic Porter, porter di colore marrone molto scuro (g.a. 4,8%). La spuma beige, minuta e spessa, è gestita da una carbonazione moderata. L’aroma si libera pulito e di buona intensità, a base di toast bruciato, caffè, frutta secca, cacao. Il corpo, abbastanza sottile, presenta una consistenza acquosa. Il gusto richiama le sensazioni avvertite al naso, aggiungendovi qualche nota terrosa e di torba. Il finale secco introduce un discreto retrolfatto all’insegna del caffè e del malto torrefatto.