Tratto da La birra nel mondo, Volume I, di Antonio Mennella-Meligrana Editore
Belize City/Belize
Fondato nel 1969, il birrificio iniziò la produzione due anni dopo. Si trova a Ladyville, sobborgo di Belize City, in origine un insediamento separato. Ne è proprietaria la famiglia Bowen.
Il marchio, Belikin, deriva dalla lingua maya e significa “strada verso l’Oriente”. Anche il tempio-piramide del sito Altún Ha, riportato in etichetta, appartiene alla civiltà maya. Mentre lo slogano recita: “La Birra del Belize”.
Come tutti i birrifici centramericani, anche questo non rivolge l’attenzione soltanto alle solite lager (piuttosto scaratterizzate nell’aroma e nel gusto, a vantaggio della bevibilità e delle proprietà dissetanti), tiene anche conto di altre tipologie, come stout locali prodotte a bassa fermentazione.
L’azienda, che è anche imbottigliatore locale e distributore della Guinness, ha, come unico sbocco estero, gli Stati Uniti.
Belikin Beer, lager di colore dorato chiaro (g.a. 4,8%). Ha notoriamente gli inconfondibili tratti americani; eppure sa farsi apprezzare, quanto meno per l’impegno profuso nel raggiungimento di un livello internazionale. Con un’effervescenza piuttosto vivace, la schiuma sottile non ha lunga durata. L’aroma, alquanto tenue, è dominato da grano, luppolo, erba. Il corpo, da medio a leggero, ha una consistenza molto acquosa. Ricco di malto, e con tendenza alla dolcezza, il gusto risulta gradevole e rinfrescante, a condizione però che il prodotto venga consumato ben freddo.
Belikin Stout, stout di colore marrone molto scuro (g.a. 6,5%); realizzata a bassa fermentazione. L’effervescenza è quasi piatta; la schiuma beige, tipicamente cremosa, si dissipa lentamente. L’olfatto dolce di malto fa trapelare la scarsa luppolizzazione. Il gusto possiede la consistenza amara caratteristica della forte e corposa stout di tradizione tropicale.