Belhaven Brewery

Tratto da La birra nel mondo, Volume I, di Antonio Mennella-Meligrana Editore

Dunbar/Scozia
Belhaven è un villaggio in East Lothian, originariamente porto di Dunbar. Qui ha sede la più antica fabbrica di birra della Scozia. Probabilmente fu fondata dai benedettini la cui presenza nella regione è accertata fin dal secolo XII. E questi monaci, si sa, producevano birra.
In ogni modo, l’attività commerciale documentata risale al 1719, quando John Johnstone acquistò la birreria. Nel 1815 l’azienda passò nelle mani di Ellis Dudgeon e divenne Dudgeon & Co., nome che sarà mantenuto per un secolo e mezzo.
Aveva così inizio un incessante sviluppo della fabbrica, con importanti ristrutturazioni e adeguamenti per soddisfare la crescente domanda di mercato. Nel 1846 l’arrivo a Dunbar della ferrovia allargò gli orizzonti commerciali, e presto la Dudgeon assurse a uno dei birrifici più famosi d’Europa. Le sue ale riscossero, in particolare, l’apprezzamento della corte asburgica, al punto che l’arciduca Alberto le definì “il Borgogna di Scozia”.
Ma le conquiste della nuova era le avevano anche creato intorno una spietata concorrenza interna. Sicché la Dudgeon fu costretta a ridurre la produzione birraria aumentando, nel contempo, l’attività di maltaggio. Poi arrivò la crisi. Mentre tante piccole imprese scozzesi chiudevano o venivano accorpate, la Dudgeon nel 1952 cedette l’attività di maltaggio e con massicci investimenti sviluppò il settore birrario. Nel 1966 era un’impresa di successo, il Belhaven Group addirittura quotato in borsa. Alla fine, nel 2005, passò sotto il controllo del gruppo rivale, Greene King.
Con il cambiamento ai vertici aziendali la produzione, che ammonta a 163 mila ettolitri l’anno, è stata rivoluzionata. Comunque l’acqua utilizzata è sempre quella dei pozzi medievali costruiti dai monaci.
Basata sul miglioramento della qualità, sulla riduzione del fabbisogno energetico e sul continuo aggiornamento degli impianti, la nuova politica di sviluppo ha ottenuto risultati più che soddisfacenti. Le crescenti esportazioni raggiungono ormai più di 20 paesi, in particolare Stati Uniti, Australia, Canada, Germania, Italia. La Belhaven infine utilizza le proprie strutture per brassaggi, infustamento e imbottigliamento su commessa.
Belhaven 80/, export scottish ale di colore ramato molto carico (g.a. 4,2%). La birra che tiene tuttora l’azienda sulla cresta dell’onda: una cask conditioned tipicamente spillata con pompa a mano. Con una morbida effervescenza quasi piatta, la spuma si forma sottile, cremosa, per svanire in fretta. L’aroma si esprime tramite i toni caldi, regalando, in particolare, profumi di malto e di frutta secca. Il corpo medio, di consistenza alquanto grassa, alimenta un gusto soffice, ma denso e asciutto, con impressioni di ananas derivanti dal lievito locale. Il finale, abbastanza pulito, accenna all’amarore. Il retrolfatto risulta citrico, frutato e con qualche suggestione di nocciola.
Belhaven Best Ale, scottish ale di colore ambrato dorato (g.a. 4,8%); proposta in lattina della ale classicamente bevuta alla spina. La lattina è dotata del sistema che simula l’effetto “spillatura”, con sviluppo pertanto di un’attraente schiuma cremosa. L’aroma si libera deliziosamente fruttato. Il corpo medio, morbido e pastoso, e il piacevole amaro del gusto rendono il prodotto leggero e di ottima bevibilità. In bocca rimangono impressioni erbacee e di mele fermentate.
Belhaven McCallums Stout, stout di colore nero impenetrabile (g.a. 4,1%). È un prodotto tipicamente estivo. La schiuma bianca, cremosa e persistente, è gestita da una morbida effervescenza quasi piana. L’aroma elargisce intensi, burrosi profumi di malto tostato. Nel corpo medio, insolitamente, il gusto è alquanto abboccato, una tendenza che si protrae fin nel retrolfatto, allorquando emerge qualche sensazione piccante.
Belhaven Robert Burns, scottish ale, versione export, di colore marrone chiaro (g.a. 4,2%). È dedicata al poeta e compositore scozzese vissuto nella seconda metà del secolo XVIII. Con un’effervescenza molto bassa, la spuma fine accusa scarsa persistenza. L’aroma è gradevolmente fruttato. Dal corpo medio, di consistenza acquosa, si snoda un sapore abboccato di malto torrefatto che riceve dal luppolo una dose di amaro sufficiente a comporre il giusto equilibrio. Nel finale la sensazione al palato risulta leggermente secca. Nel discreto retrolfatto invece compare qualche nota di malto.
Belhaven Scottish Lager, premium lager di colore biondo oro (g.a. 4,1%). Viene elaborata con malto e luppolo esclusivamente scozzesi, nonché l’acqua attinta ai pozzi costruiti dai monaci nel secolo XIII. Con un’effervescenza moderata, la spuma fuoriesce minuta e tenace. L’aroma esala deciso, penetrante, di luppolo. Il corpo, da leggero a medio, presenta una trama alquanto morbida. Il gusto, lievemente amaro, corre pulito e rinfrescante verso un finale dolceamaro. Il retrolfatto appare un po’ astringente nella sua secchezza.
Belhaven Scottish Stout, stout di colore tipicamente nero (g.a. 7%). L’effervescenza è piuttosto piana; la spuma beige, bassa, sottile, abbastanza durevole. L’aroma si libera moderatamente tostato, non senza qualche sentore di cioccolato, caffè, liquirizia, frutta secca. Il corpo medio ha una trama cremosa. Il gusto defluisce morbido, asciutto, con note di cioccolato fondente, caffè amaro, prugne, uvetta, legno e cenere. Il lungo finale ospita tutta la potenzialità del luppolo rimasto in sordina per l’intero percorso gustativo. Al retrolfatto, il compito di addolcire la bocca con le sue sensazioni cioccolatose.
Belhaven St. Andrews Amber Ale, scottish ale di colore ambrato scuro (g.a. 4,6%). È dedicata al patrono della Scozia. La schiuma, cremosa e di media durata, è gestita da un’effervescenza media. L’aroma, alla mercé del malto, reca decise note di luppolo e fruttate. Il corpo, da leggero a medio e di consistenza piuttosto acquosa, alimenta un morbido gusto, moderatamente amaro, che secca il palato per l’intera corsa. E, nel retrofatto, resta una suggestione amarognola.
Belhaven Twisted Thistle IPA, india pale ale di colore dorato appena velato (g.a. 5,6%, in precedenza 5,3%). L’effervescenza è piuttosto sostenuta e pungente; la spuma, fine, soffice e di buona tenuta. L’aroma si libera quasi in sordina, con sentori di luppolo e, in secondo piano, di malto, fiori, agrumi, resina. Il corpo, da leggero a medio, presenta una tessitura alquanto granulosa. Il gusto è deciso di luppolo, secco, pulito, bilanciato dal malto tostato; e, a fine corsa, emerge una punta di acidità. Anche nella discreta persistenza retrolfattiva vivono in simbiosi impressioni di tostature ed erbacee.
Belhaven Wee Heavy/90 Shilling, strong scottish ale di colore ramato scuro (g.a. 7,4%); conosciuta anche come Belhaven Ruby Ale Dunbar Strong. Con una morbida effervescenza, la ricca spuma ostenta compattezza e persistenza. L’aroma è una miscellanea organica di malto, frutta secca, spezie scure, non senza qualche accenno di luppolo. Dal corpo strutturato e pastoso fluisce un sapore tostato, asciutto, solo sfiorato dall’amaro; mentre in bocca si espande una sensazione di calore.