Beck’s – Brauerei Beck & Co

Tratto da La birra nel mondo, Volume I, di Antonio Mennella-Meligrana Editore

Brema/Germania
Entrata nel 2002 a far parte della Interbrew, quindi oggi sotto il controllo della Anheuser-Busch InBev, la Beck’s è un gruppo birrario le cui origini risalgono al 1873, allorché nella città portuale di Brema, sul Weser, nacque la Kaiserbrauerei Beck & May, a opera del mastro birraio Heinrich Beck, del commerciante Thomas May e del costruttore Lüder Rutenberg.
Nel maggio dello stesso anno uscì dallo stabilimento la prima creazione, una pilsner che, l’anno dopo, alla Mostra Internazionale dell’Agricoltura di Brema, ottenne la medaglia d’oro dal fututo imperatore Federico III di Germania.
Nel 1875 May uscì dall’impresa, che fu quindi ribattezzata Kaiserbrauerei Beck & Co.
Nel 1876, all’Esposizione Internazionale di Filadelfia, la nuova pilsner, creata con maggiore conservabilità per essere esportata, si aggiudicò il premio di “migliore birra continentale”.
Nel 1886 la rotta che univa l’Europa con l’Estremo Oriente, la Reichspostdampferlinie, aprì nuovi orizzonti a livello internazionale. Mentre, a fine secolo, la Beck’s si assicurava, per contratto, la fornitura in esclusiva sulle navi della Lloyd.
All’inizio del nuovo secolo, l’innovativa società figurava tra le prime aziende che avevano investito in impianti di refrigerazione e che coltivavano nei propri laboratori linee pure di lievito.
Memore della prima corporazione dei produttori di birra della Germania sorta appunto a Brema nel 1489, la Beck’s iniziò il processo di fusione con le altre fabbriche cittadine. Nel 1917, con la principale rivale nel campo delle esportazioni, la St. Pauli Girl, nome curioso derivante dalla figura della giovane barista tipicamente tedesca sull’etichetta. Nel 1921, con la C.H. Haake Brauerei. E così via, fino al 1991, quando sarà la volta della Rostcoker Brauerei.
Nell’intervallo tra le due guerre mondiali, il blocco delle esportazioni, col conseguente calo di produzione, portò la Beck’s a cercare sbocchi a Singapore e in Malesia; ma entrambi gli impianti andarono perduti nel 1945. Caparbiamente, nel 1992, il gruppo tedesco ritornò in Asia, e ottenne la licenza per la costruzione di uno stabilimento in Cina.
La vocazione per l’export, nata insieme all’azienda, ha portato la Beck’s al primo posto tra gli esportatori tedeschi. Metà della produzione, che supera i 6 milioni di ettolitri l’anno, raggiunge oltre 120 nazioni, in particolare gli Stati Uniti il cui mercato è coperto per l’85% da birra tedesca. Con un rapporto infine di partnership la casa di Brema ha affidato, per la Polonia, il proprio brand alla Pepsi Americas che in quel Paese vanta un’organizzazione distributiva in grado di raggiungere più di 40 mila punti vendita.
Tutto il gruppo è vincolato, nella fabbricazione, al rispetto assoluto del Reinheitsgebot. La destinazione del prodotto invece è ben definita tra le varie aziende. Le ex Beck’s e St. Pauli Girl lavorano a livello mondiale. La birra della seconda è simile alla Beck’s di base; su alcuni mercati esteri però, specie quello statunitense, si tratta di versioni dal sapore più diluito.
La ex Haake produce prevalentemente per il consumo interno. Rifornisce la città e il suo entroterra; ma elabora anche alcune specialità. È una fabbrica in rame particolarmente legata alle tradizioni che, ovviamente, ha dovuto rinunziare con rammarico alle consegne nel vecchio centro urbano con carri trainati da cavalli di Oldenburg.
Molto attiva è da sempre stata inoltre la presenza del gruppo nel campo della pubblicità. Da ricordare la sponsorizzazione della grande nave scuola dalle vele verdi, della Jaguar in Formula Uno, dell’Aprilia nel campionato del mondo di motociclismo.
Mentre, a eccezione di qualche ritocco grafico e qualche modifica per caratterizzare il prodotto, è tuttora utilizzato il logo creato nel 1876 per l’Expo di Philadelphia.
Beck’s Blue Alkoholfrei, pilsner analcolica di colore dorato chiaro (g.a. 0,3%); conosciuta anche come Beck’s Alkoholfrei (Non-Alcoholic). L’alcol viene estratto a maturazione avvenuta. Con una carbonazione moderata, la schiuma fuoriesce sottile, densa, di ottima tenuta. Il malto e un luppolo asprigno caratterizzano, insieme, l’aroma. Il corpo è ovviamente leggero, di consistenza acquosa. Anche il gusto appare un po’ magro, quantunque supportato dal generoso rampicante che rende amaro anche il breve retrolfatto. Si tratta, in definitiva, di un prodotto a limitatissimo contenuto alcolico, ma con lo stesso carattere internazionale della Beck’s.
Beck’s Next, premium lager di colore oro scarico (g.a. 5%). Fu lanciata nel 2006 in una bottiglia dorata dal look contemporaneo e con il claim “Molto Beck’s, poco amara”. È la variante, più rinfrescante e facile da bere per il gusto meno amaro e più morbido, della Beck’s. Si rivolge al consumatore giovane e dinamico con scarse simpatie verso la tradizione amara delle birre tedesche; a parte il suo abbinamento ideale con la gastronomia mediterranea.
Beck’s Green Lemon, radler di colore verde lime (g.a. 2,5%). Si tratta di una bevanda, a base di birra aromatizzata con lime dei Caraibi, che si rivelò subito un successo. Presenta un’effervescenza abbastanza alta; spuma giallastra di scarsa tenuta; aroma un po’ aspro di lime; corpo sottile molto acquoso; gusto tagliente di limone con qualche nota fruttata; corto finale amarognolo.
Beck’s Pils, premium pilsner di colore giallo paglierino pallido (g.a. 5%); una delle birre tedesche più conosciute all’estero. Viene prodotta con malto chiaro e luppolo della varietà aromatica Hallertau, lievito esclusivo dell’azienda a temperature piuttosto basse e aggiunta di un piccolo dosage di zuccheri non fermentati di malto alla vasca di condizionamento. L’elegante bottiglia verde a collo lungo ostenta un collare argentato e l’inconfondibile etichetta ovale. Con una carbonazione media, la spuma, fine e cremosa, rivela buona durata. I pungenti profumi del luppolo suscitano impressioni di erba fresca appena tagliata con un tocco di agrumi. Il corpo medio-leggero presenta una consistenza acquosa che facilita la bevibilità. Il gusto, delicatamente amarognolo su fondo neutro, porta a un finale asciutto e pulito. È insomma un prodotto di classe mondiale, al passo con le nuove tendenze: scarsa struttura, a tutto vantaggio della funzione dissetante. Ne garantisce la genuinità il marchio rosso con la chiave, simbolo dell’azienda e della città che la ospita, Brema.
Beck’s Kräusen, zwickel di colore oro pallido e dall’aspetto piuttosto velato (g.a. 4.9%). È la versione non filtrata della Pils, con lieviti in sospensione; uscita sul mercato della Germania settentrionale nel 1985. Viene servita in bicchieri con la decorazione che intende proporre le incrinature del vetro. Ha un’effervescenza moderata; schiuma imponente e tenace; aroma floreale, con ben distinti sentori di luppolo erbaceo e speziato; corpo da leggero a medio di consistenza oleosa; gusto intenso e scorrevole, che lascia in bocca una gradevole sensazione amara di lievito; discreto retrolfatto dalle suggestioni di fiori, agrumi, paglia, luppolo verde.