Tratto da La birra nel mondo, Volume I, di Antonio Mennella-Meligrana Editore
Amburgo/Germania
La Bavaria-St. Pauli-Brauerei nacque, nel distretto St. Pauli, ad Amburgo, nel 1922, dall’unione della Brauerei St. Pauli, risalente al 1862, e della Bavaria Brauerei AG, sorta dalla fusione di una dozzina di imprese nel 1897, allorché molti birrifici della Germania settentrionale, che seguivano le nuove tecniche della Baviera per la produzione di lager, adottavano tale denominazione.
Nel 1923 la Bavaria-St. Pauli assorbì la Jever della Frisia, rinomata per la Pilsner. A sua volta però, nel 1994 venne acquistata dal gruppo nazionale Brau und Brunnen, che già era proprietario di un’altra fabbrica di Amburgo, la Elbschloss Brauerei, produttrice delle migliori birre della città. E, con la sua successiva chiusura (1996), la Elbschloss, così chiamata perché nei pressi del fiume Elba e di una villa di campagna (Schloss), diventò il marchio Ratsherrn della Bavaria-St Pauli.
Nel 1997, quando la Brau und Brunnen dichiarò di non voler più tenere la Bavaria-St Pauli, si capì chiaramente il motivo per cui l’aveva comprata. In effetti i prodotti dell’azienda di Amburgo erano ben lontani per qualità da quelli della Jever. Alla fine, a gennaio del 1998, per evitare la chiusura, la città di Amburgo acquistò la fabbrica, vendendola, a dicembre dello stesso anno, alla Holsten-Brauerei, sempre di Amburgo.
Nel 2003 lo stabilimento dell’ ex Bavaria-St. Pauli venne, prima, chiuso e, poi, demolito: sul suo sito sorsero tre grattacieli. Pertanto la produzione dei marchi Ratsherrn e Astra divenne appannaggio della Holsten-Brauerei (dal 2004 di proprietà della Carlsberg).
Astra Premium Lager, premium pilsner di colore oro vivido (g.a. 4,9%); conosciuta anche come Astra Urtyp. Prodotto simbolo di Amburgo, sottolinea il legame con la città e il suo porto tramite l’ancora disegnata sull’etichetta; mentre il cuore rosso in cui affonda l’attrezzo rappresenta la passione da sempre profusa dall’azienda nella produzione. La bottiglia è dotata di tappo twist-off. L’effervescenza decisa sviluppa una schiuma solida e aderente a grana molto minuta. L’olfatto ha gradevole finezza; e dispensa aromi di malto, fruttato, erbaceo. Il corpo rotondo si snoda fluido e pastoso. Al palato l’amaro è presente, ma non invade; sicché il sapore può esprimere, comunque in giusto equilibrio, tutto il suo potenziale di malto. Nel lungo retrolfatto emerge invece il luppolo, e lascia una lunga scia di suggestioni marcatamente amare.
Ratsherrn, pilsener di colore giallo paglierino (g.a. 4,9%). L’effervescenza è morbida e piuttosto piana; la spuma, alta, soffice, stabile. L’aroma si libera con un luppolo erbaceo, nonché tenui sentori di malto, paglia, mais. Il corpo sottile ha una trama da acquosa a oleosa. Il gusto è tutto del malto, con qualche nota di caramello e di fieno. Il finale apporta una delicata punta di acido; e introduce un corto retrolfatto di agrumi, secco, aspro, amarognolo.