Tratto da La birra nel mondo, Volume I, di Antonio Mennella-Meligrana Editore
Stoccolma/Svezia
Nota anche con l’acronimo BBH, questa società costituisce il più grande gruppo birrario dell’Europa Orientale e occupa una delle prime posizioni nella classifica mondiale produttori.
Si costituì nel 1991 attraverso la joint venture scandinava tra la Hartwall (Finlandia) e la Pripps (Svezia) per espandersi appunto sui mercati dell’Est.
Assunto il controllo delle principali aziende, modernizzò radicalmente le fabbriche e, con l’eliminazione della maggior parte delle specialità tradizionali, lanciò anche in quell’area lo stile internazionale delle pilsner.
Commercializza le birre di 19 fabbriche: 10 in Russia (il gruppo Baltika Breweries), 4 nei paesi baltici, 3 in Ucraina, 1 in Kazakistan e 1 in Uzbekistan.
Prima, la BBH era detenuta in misura paritaria dalla Scottish & Newcastle e dalla Carlsberg (che avevano assorbito, rispettivamente, i fondatori finlandese e svedese). Dall’inizio del 2008 invece è sotto il controllo totale della Carlsberg, per cui opera come una sua filiale.