Tratto da La birra nel mondo, Volume I, di Antonio Mennella-Meligrana Editore
Bar Harbor, Maine/USA
Nacque, come Acadia Brewing, nel 1990 all’interno del Lompoc Café nel centro della città, con la capacità produttiva massima di un barile per volta. Crescendo la domanda, l’impianto fu spostato nelle vicinanze, in locali più ampi. Infine, nel 1998, avvenne lo spostamento definitivo della produzione sulla strada Knox, in una casa colonica del secolo XIX, dove, da fine maggio a metà ottobre, è aperta la sala di degustazione alla spina per tutta la gamma di birre.
Nel 2008, quando i proprietari di Bar Harbor Brewing Company andarono in pensione, l’Atlantic Brewing Company rilevò i suoi marchi. Si tratta del primo microbirrificio della città, risalente anch’esso al 1990. Produce appena 260 barili all’anno di birra condizionata in bottiglia, ma vanta importanti riconoscimenti.
Quello in parentesi è l’anno in cui la birra fu immessa in commercio per la prima volta.
Atlantic Bar Arbor Real Ale (1991), brown ale di colore marrone scuro (g.a. 5,2%); la prima elaborazione e il prodotto della casa più popolare. Propone una piacevole effervescenza medioalta; schiuma minuta, cremosa, poco tenace; aroma complesso, con sentori che svariano dal malto al caramello, dal cioccolato alla nocciola, dal pane al lievito, dal luppolo all’erba appena falciata; corpo medio-leggero di consistenza un po’ acquosa; gusto morbido e molto sottile, con note di caramello, chicchi di caffè, cioccolato fondente, in un rivestimento liscio e tostato; finale secco e pulito; corto retrolfatto con un’impressione di tabacco dolce.
Atlantic Bar Arbor Blueberry Ale (1993), birra ai mirtilli selvatici di un bel colore rosso: morbida effervescenza media; schiuma sottile di rapida dissoluzione; aroma deciso di mirtilli, con sentori di malto tostato, bacche scure, luppolo in erba; corpo piuttosto scarno e un po’ acquoso; gusto fruttato con rifinitura semisecca di pane dolce; finale quasi brusco che introduce un discreto retrolfatto con una rinfrescante punta di acidità (g.a. 5,2%).
Atlantic New Guy IPA (2010), american IPA di colore ambrato chiaro velato (g.a. 5,8%); conosciuta anche come Manly Men Beer Club New Guy IPA. Ha un’effervescenza moderata; schiuma bianco sporco di medie dimensioni e con sufficiente allacciatura; aroma floreale con forte sentore di luppolo resinoso; corpo medio; gusto lievemente dolce di malto che subisce via via, durante una corsa regolare, l’influenza di note terrose ed erbacee; lungo finale amaro.
Atlantic Mount Desert Island Ginger (1993), spiced beer di colore giallo scuro nebuloso (g.a. 5,2%); conosciuta anche come Atlantic Lompocs Ginger Wheat. Si tratta di una birra di frumento aromatizzata, durante la bollitura, con radice di zenzero fresco polverizzata. Presenta un’effervescenza media; schiuma biancastra cremosa e con buona allacciatura; aroma moderato di zenzero, con sentori di caramello, zucca, grano; corpo medio un po’ appiccicoso; gusto che richiama lo zenzero, per divenire man mano dolce, con note di caramello e di pane; finale corto che anticipa un aspro retrolfatto speziato.
Atlantic Coal Porter (1993), porter di colore marrone scuro tendente al nero: effervescenza sottile e alta; schiuma beige né ricca né particolarmente stabile; aroma di malto tostato e cioccolato, con qualche accenno di caffè amaro; corpo medio di consistenza cremosa; gusto relativamente dolce, con note fruttate che precorrono una luppolizzazione appropriata; retrolfatto dalle fresche suggestioni di muschio (g.a. 5,8%).
Stagionali
Atlantic Bar Arbor Summer Ale (2005), wheat ale estiva di colore giallo nebuloso (g.a. 4,5%); ibrido di ale inglese e lager tedesca. Presenta un’effervescenza vivace in lieve aumento; schiuma di medie dimensioni che si dissipa in fretta; aroma granuloso, a base di malto, cereali, fieno, agrumi, con un pizzico di luppolo floreale; corpo abbastanza sottile, di consistenza un po’ acquosa; gusto leggero e croccante, con attacco lievemente amaro ma che porta a termine una decente corsa tra note di grano e di lievito; finale alquanto burroso con un’impressione asciutta di luppolo.
Atlantic Leaf-Peeping Red Ale (2009), amber ale autunnale di colore rosso rubino (g.a. 4,9%); in stile inglese. Ha un’effervescenza modesta; spuma bianco sporco bassa e poco stabile; aroma leggero, di malto, pane di segale, zucchero di canna, pino; corpo sottile e liscio; gusto moderatamente amaro che però nel finale secco propone una nota dolce di caramello.
Del Bar Harbor Brewing Company:
Bar Arbor True Blue Blueberry Wheat Ale (2007), wheat beer estiva alla frutta di colore ambrato nebuloso (g.a. 3,5%); con aroma naturale di mirtilli. Ha un’effervescenza piuttosto contenuta; spuma bianca bassa e soffice; aroma intenso e persistente di mirtilli, con sentori attenuati di caramello, tè, vaniglia; corpo da leggero a medio; gusto amabile, a base di caramello e frutti di bosco, in un rivestimento di luppolo amaro; finale aspro e granuloso con impressione di cereali asciutti e puliti;
Bar Harbor Thunder Hole Ale (1990), brown ale, in stile inglese, di colore marrone con riflessi ambrati: effervescenza morbida ma piatta; schiuma di piccole dimensioni che svanisce rapidamente senza lasciare segni di allacciatura; tenue aroma fruttato e di malto, con qualche accenno di nocciola e pane; corpo di media intensità; gusto inizialmente dolce che alla fine lascia in bocca ben distinte sensazioni di malto tostato, spezie, alcol (g.a. 5%);
Bar Harbor Cadillac Mountain Stout (1990), extra stout di colore marrone scuro quasi nero (g.a. variabile, da 6,3% a 6,7%); realizzata in perfetto stile irlandese. Ha un’effervescenza vivace; enorme spuma cremosa non però di lunga durata; aroma di malto torrefatto, cacao amaro, caffè; corpo medio di consistenza un po’ oleosa; gusto leggermente dolce di un buon malto torrefatto che, verso la fine della corsa, cede il posto all’amarognolo di un luppolo erbaceo; finale secco e croccante, foriero di un lungo retrolfatto dalle piacevoli sensazioni di caffè amaro.
L’azienda produce anche una piccola serie di lotti ciascuno con ingredienti distintivi.