Alpirsbacher Klosterbräu Glauner

Tratto da La birra nel mondo, Volume I, di Antonio Mennella-Meligrana Editore

Alpirsbach/Germania
Nel 1877 Johann Gottfried Glauner acquistò il Löwenbrau, un vecchio birrificio in disuso adiacente all’imponente monastero in mattoni rossi di Alpirsbach risalente al 1095, ai confini nord-orientali della Foresta Nera. Intanto che si svolgevano i lavori di ristrutturazione, il figlio Karl Albert si portò in Baviera, a studiare l’arte della birrificazione presso l’Università di Weihenstephan.
Nel 1880 entrò in funzione il nuovo stabilimento, e l’azienda prese il nome di Alpirsbacher Klosterbäu. Nel 1906 la società fu rinominata Alpirsbacher Klosterbäu Glauner e, a tutt’oggi, è, con Carl, nelle mani della quarta generazione dei Glauner.
Utilizzando acqua non trattata proveniente dalla sorgente di proprietà, la birreria produce 200 mila ettolitri l’anno. Inoltre, da qualche anno, per mantenere più vivo il legame con il monastero adiacente, accanto alla classica gamma di birre tradizionali tedesche, realizza la Ambrosius, una birra di alta fermentazione che utilizza un lievito di tipo abbaziale belga di coltivazione propria.
Alpirsbacher Klosterbräu Alkoholfrei, lager analcolica di colore giallo pallido (g.a. 0,5%). L’alcol viene estratto dopo la completa maturazione, per cui il sapore rimane quello della birra, ma senza alcol. Con una carbonazione moderata, la schiuma si leva minuta, cremosa e con buona allacciatura. L’aroma è tenue, di malto, con lontani richiami di luppolo secco, paglia fresca e fieno. Il corpo, da leggero a medio, ha una struttura piuttosto grassa. Anche il gusto è delicatamente impresso dal malto, con una nota di erbe aromatiche. Il corto retrolfatto esala impressioni luppolizzate.
Alpirsbacher Klosterbräu Ambrosius (2014), belgian strong golden ale di colore oro antico con lieve velatura (g.a. 7.7%). Le edizioni dal 2010 al 2013 sono ormai fuori produzione. Il malto d’orzo è accompagnato da una percentuale di malto di frumento, mentre l’unico luppolo utilizzato è il Tettnang. L’effervescenza appare piuttosto bassa; la schiuma, abbondante, cremosa, ma non così persistente. L’aroma propone un malto biscottato con sentori di miele e di alcol, non senza un accenno di fiori e di agrumi. Il corpo mostra una media intensità. Il gusto defluisce moderatamente dolce, con un’elegante finitura di fiori e frutta. Il finale dolceamaro prelude a un lungo retrolfatto luppolizzato, abbastanza amaro e con labili suggestioni di miele e alcol.
Alpirsbacher Klosterbräu Cola-Weizen, radler di colore marrone chiaro (g.a. 2,9%). È una miscela di weizen col 35% di cola. Ha una schiuma beige di medie dimensioni e buona allacciatura; aroma dolce di cola con sentori di malto, pane e grano; corpo leggero dalla consistenza fra grassa e acquosa; gusto acidulo con note di grano e un tocco di cannella; finale secco e citrico; retrolfatto di cola.
Alpirsbacher Klosterbräu Heidelbeer-Mönch, radler rossastra: morbida effervescenza, spuma beige abbastanza stabile, dolce aroma di malto con sentori di frutti di bosco, corpo medio di consistenza grassa, gusto succoso e rinfrescante con una nota di malto che rimane a lungo sulla lingua (g.a. 2,9%).
Alpirsbacher Klosterbräu Kleiner Mönch, export di colore dorato (g.a. 5,4%). Con un’effervescenza media, la schiuma emerge fine, cremosa e di buona durata. Al naso s’impongono malto, cereali, mais, miele. Il corpo ha una media intensità. Il gusto reca note di fiori, erbe e luppolo aromatico, che scivolano su morbido fondo di malto. Il finale erbaceo introduce un discreto retrolfatto di cereali.
Alpirsbacher Klosterbräu Kloster Dunkel, dunkel di colore marrone chiaro (g.a. 5,2%). L’effervescenza media genera una schiuma bianco sporco di sufficiente ritenzione. L’aroma è improntato al malto, al caramello, alle ciliege, al cioccolato fondente, con persistenti sentori di cereali, erba, fieno. Il corpo appare da leggero a medio. Il gusto reca note di malti tostati, paglia, ortiche, con un’elegante finitura erbacea amarognola. Il finale apporta una sensazione di frutta secca.
Alpirsbacher Klosterbräu Pils, pilsner di colore giallo paglierino (g.a. 4,9%). È la pils di tradizione tedesca. Ha un’effervescenza moderata, con schiuma però che aderisce perfettamente. Al naso offre tenui sentori di lievito ed erbacei. Leggera di corpo, propone un palato senz’altro asciutto, orientato all’amaro. Con decisione invece, lascia un retrolfatto ancora più secco e segnato dal luppolo.
Alpirsbacher Klosterbräu Spezial, export di colore biondo (g.a. 5,2%). L’aroma è nettamente di malto. Il luppolo fa la sua comparsa soltanto nel finale, e in maniera piuttosto vaga. Si snoda, al contrario, tra piacevoli suggestioni amarognole il retrolfatto abbastanza lungo.
Alpirsbacher Klosterbräu Weizen Hefe Hell, hefe weizen di colore biondo pallido (g.a. 5,5%); classica birra di frumento tedesca. La spuma viene fuori in una straordinaria abbondanza, nonché fine e durevole. L’olfatto è dominato dal frumento. Il gusto defluisce fresco e piacevole di malto. Il finale, piuttosto asciutto, si manifesta lungo, consistente.
Schwanen Post Benediktiner Bräu, dunkel. È l’ex Benediktiner Bräu, della Schwanen Post Gasthaus di Alpirsbach (chiusa nel 1910), prodotta in linea con la ricetta originale.
Original Metzgerbier, export di colore verde oro (g.a. 5,2%); in precedenza prodotta da Allgäuer Brauhaus di Kempten.
Stagionali
Alpirsbacher Klosterbräu Frühlingszwickel
, zwickelbier primaverile di colore oro (g.a. 5,6%).
Alpirsbacher Klosterbräu Herbstfestbier, oktoberfest/märzen autunnale di colore dorato intenso (g.a. 5,9%).
Alpirsbacher Klosterbräu Kloster Starkbier, helles bock autunnale di colore oro scuro (g.a. 7,3%); precedentemente conosciuta come Martini-Bock o semplicemente Bockbier.
Alpirsbacher Klosterbräu Weihnachtsbier, oktoberfest/märzen invernale di colore giallo oro (g.a. 5,6%).
Conto terzi
Per Hans Müller Sommelierbier di Aschaffenburg.

Hans Müller Dreistem, helles bock di colore dorato intenso (g.a. 6,1%). Con una media effervescenza morbida e pungente, la schiuma si leva non così ricca, tanto meno duratura. L’aroma sa di caramello e frutta matura, con un delicato tocco di miele e di spezie. Il corpo medio ha una consistenza piuttosto grassa. Il gusto è caratterizzato da una dolcezza intrisa di un “sapiente” amarore; mentre la finitura fa ricorso a note erbacee e terrose. Anche il finale appare alquanto abboccato. Il discreto retrolfatto esala suggestioni di agrumi.
Per Anker-Brauerei Nalgold.
L’ultima birreria di Nagold, risalente al 1880. In base a una “partnership strategica” con la Alpirsbacher Klosterbräu, il proprio stabilimento ancestrale, soffocato dal centro cittadino, venne demolito e ampliato invece quello della partner. Sicché, dal 2011, tutta la produzione della Anker-Brauerei, sotto la direzione del proprio mastro birraio Hans-Martin Walz, si svolge ad Alpirbach.
Anker Nagolder 1880 Spezial Lager, oktoberfest/märzen ambrata: schiuma cremosa; aroma di malto con sentori di caramello e frutta; morbido corpo medio; piacevole gusto ancora di malto, con un tocco di cannella e rivestimento tostato e amaro da luppolo; finale erbaceo (g.a. 5,4%).
Anker Nagolder Garten Wichtel, oktoberfest/märzen dorata (g.a. 5,4%); con schiuma bassa e sottile, debole aroma di malto, corpo medio-leggero, gusto segnato da un malto moderato, amarognolo finale luppolizzato.
Anker Nagolder Herrenpils, pilsener di colore verdino oro (g.a. 4,8%). Con un’effervescenza media, la schiuma si leva ampia, soffice e persistente. L’aroma è dolciastro, con labili sentori di frutta e luppolo legnoso. Il corpo appare di una media leggerezza, morbido, brioso. Il gusto di cereali ha per base un fondo di fieno e luppolo resinato. Il finale non dura tanto, nel suo amarore asciutto e pulito.
Anker Nagolder Pilsner, pilsener di un giallo chiaro (g.a. 4,8%). Si propone con una morbida effervescenza; schiuma ricca, soffice e di buona tenuta; aroma fievole e secco, con sentori di luppolo erbaceo; corpo da leggero a medio; gusto granuloso ed equilibrato, con note di malto, luppolo ed erbe di campo.
Anker Nagolder Urtyp, export di colore verdastro dorato (g.a. 5%). L’effervescenza è moderata; la schiuma bianca, di medie dimensioni e non così tenace; l’aroma, piuttosto dolce, polveroso, impresso da un luppolo fiorito; il corpo, di media consistenza; il gusto, anch’esso dolciastro, e con un rivestimento asciutto di luppolo; il finale, di un piacevole dolceamaro.
Anker Nagolder Weissbier, hefe weizen di un giallo nuvoloso: abbondante schiuma bianca; aroma di agrumi, banana e chiodi di garofano; gusto con le stesse sensazioni avvertite al naso, e, in più, un pizzico di lievito; finale delicatamente fruttato (g.a. 5,5%).
Gambrinus Hefe Weissbier, hefe weizen giallognola: ricca schiuma cremosa, aroma fruttato con un tocco di lievito, corpo di buona tessitura, gradevole gusto di malto con una nota di mango e banana (g.a. 5%).
Stagionale
Anker Nagolder Weihnachtsbier
, amber lager/vienna ambrata (g.a. 5,5%); tipica birra di Natale. La carbonazione moderata genera una spuma di medie dimensioni, cremosa, abbastanza stabile. L’aroma dolciastro reca sentori di caramello e un accenno alla liquirizia. Il corpo si rivela relativamente leggero. Il gusto ha un solido carattere di malto, con deliziosa finitura tostata, speziata e di frutta. Il gradevole amarore del finale accompagna anche il discreto retrolfatto, peraltro secco e detergente.
Conto terzi
Per la Haus der 131 Biere di Hamburg
, su licenza di Byron Bay Beverages, Australia.
Darwin Dark Lager, dunkel di colore marrone scuro, quasi nero (g.a. 5,5%). Da un’effervescenza morbida e vivace si genera una schiuma beige con buona allacciatura e piuttosto stabile. L’aroma è tenue ma persistente, a base di malto torrefatto, zucchero di canna e cioccolato fondente. Il corpo medio accusa una consistenza grassa. Il gusto, all’inizio dolciastro, riceve via via un’insufflazione amara dal luppolo secco e resinoso. Anche il finale ha una connotazione amara, sì, ma con un’impressione di dolcezza.
Melbourne Lager, lager di colore dorato chiaro (g.a. 5%). Presenta una morbida effervescenza; schiuma bassa di medie dimensioni e piuttosto evanescente; aroma quasi assente, con labili sentori di malto, grano, paglia e luppolo; corpo da leggero a medio; gusto abboccato con finitura granulosa ed erbacea; finale amarognolo, ma secco e pulito; retrolfatto breve e dalle impressioni metalliche.
Sydney Pils, pilsner di colore giallo paglierino: effervescenza moderata, schiuma alta e cremosa, aroma polveroso di malto con accenni erbacei e di paglia, corpo alquanto sfuggente, gusto amarognolo con un secco rivestimento metallico, discreto finale ripulente (g.a. 5%).
Su licenza della Weeping Radish Farm Brewery, USA.
Weeping Radish New York New York
, pilsner di colore dorato pallido (g.a. 5%). L’effervescenza è morbida e vivace. La schiuma, ricca e cremosa, ostenta buona allacciatura e durata. L’aroma appare un po’ aspro, coi suoi sentori di agrumi, pino e frutta acerba. Il corpo medio presenta una consistenza più acquosa che grassa. Il gusto compie una corsa lunga e regolare, tra note amare di luppolo e dolciastre di malto. Il corto finale amabile introduce un lungo retrolfattodo asciutto e pulito.
Weeping Radish Real American Porter, porter di colore marrone scuro (g.a. 6,5%). Si propone con una morbida effervescenza media; schiuma beige densa, cremosa e aderente; aroma forte e persistente, di caramello, malto torrefatto, cioccolato, caffè, frutta secca; corpo leggero tendente al medio; gusto piacevolmente dolce con una punta di acido e finitura secca di luppolo; finale di un amabile amarore.