Tratto da La birra nel mondo, Volume I, di Antonio Mennella-Meligrana Editore
Odense/Danimarca
Nel 1570 la regina Dorothea, moglie di Cristiano III, fondò, a Kolding (nella regione meridionale, oggi di Syddanmark), una piccola impresa che produceva birre di bassa fermentazione mescolando col malto il 20% di mais.
Nel 1859, nel centro di Odense (sull’isola Fionia), il chimico Theodor Schiøtz fondò la Albani Bryggerierne A/S, una delle prime aziende industriali della città. A cavallo del secolo XX, in Danimarca cominciò un grande consolidamento nel settore birrario: le birrerie di città, più grandi, compravano quelle di campagna, più piccole. Anche la Albani iniziò con intelligenza e costanza quel cammino che l’avrebbe portata al quasi monopolio della birra sull’isola. Acquisì per fusione Slotsbryggeriet di Odense (1905) e Bryggeriet Odense (1934). Rilevò Bryggeriet Sydfyn, Faaborg (1913); Bogense Bryggeri (1923); Sønderborg Bryghus (1956); Svendborg Bryghus (1968); Bryggeriet Carlminde (1972). Passò infine all’acquisizione delle corregionali (Syddanmark) Bryggeriet Slotsmøllen (1986) e Baldur Mineralsvandsfabrik di Esbjerg (1996); nonché alla Maribo Bryghus sull’isola di Lolland (1997).
La Maribo Brygus, l’ultima e più importante acquisizione, fu fondata nel 1895 da Christian Jørgensen col nome di Bryggeriet Thor. Nome, che nel 1966 fu cambiato in Maribo Bryghus per evitare di essere confusa con la Thor di Randers.
Nel 2000 la Albani Bryggerierne, di secondaria importanza nel Paese, si fuse col più grande Bryggerigruppen (poi Royal Unibrew), mentre la Carlsberg manteneva le proprie partecipazioni. Nello stesso anno fu venduta la Baldur Mineralsvandsfabrik di Esbjerg.
Nel 2008, anche per il notevole aumento del prezzo dell’acqua, la fabbrica di Maribo venne chiusa. La produzione dei più famosi marchi di birra Maribo fu spostata a Faxe.
La produzione del gruppo Albani è concentrata in tipiche birre danesi. Le più note sono quelle commercializzate con il marchio Giraf, registrato nel 1961, allorché il consiglio di amministrazione s’impegnò nell’acquisto di giraffe per il giardino zoologico di Odense tramite finanziamento e raccolta di fondi.
Inizialmente comparve la figura stilizzata del mammifero sull’etichetta; in seguito fu creata una vera e propria linea, con caratteristiche bottiglie a collo lungo e il mantello dell’animale colorato secondo le diverse qualità della birra.
Schiøtz Bohemian Pils, czech pilsner di colore giallo dorato (g.a. 5%); con aggiunta di mela cotogna. Data l’effervescenza media, la spuma emerge minura, abbondante, duratura. L’aroma, intenso di malto, pane ed erba, ha la freschezza delle mele verdi. Il corpo appare abbastanza sottile, anche se con una certa tendenza al medio. Il gusto di malto, granuloso e amabile, accenna spesso e volentieri a note di spezie, prima di chiudere la corsa con un’incisiva punta acida. Il finale reca l’amarore del luppolo; il retrolfatto, una marcata acidità di mela.
Schiøtz Gylden IPA, india pale ale di colore oro aranciato (g.a. 5,9%); prodotta con rosa canina e rosmarino. Con un’effervescenza media, la schiuma si leva abbondante, tenace e di buona allacciatura. L’aroma è dominato dal rosmarino, con tenui sentori di luppolo, zenzero e bacche di rosa canina. Il corpo ha una consistenza media e grasssa. Anche il gusto, nella sua dolcezza asciutta, propone note di rosmarino, rosa canina, luppolo e zenzero. A un discreto finale amaro di luppolo, tiene dietro un retrolfatto pulito e rinfrescante.
Schiøtz Mørk Mumme, spiced di colore rosso scuro (g.a. 6,5%); con prugnolo, rosa canina e mora. Ha la schiuma beige bassa e stabile, delicato aroma di caramello e frutti di bosco, corpo di pregevole tessitura, gusto dolce di frutta e spezie.
Schiøtz Mørk Vinter Bock, dunkel bock di colore marrone con riflessi rosso rubino (g.a. 6%). L’effervescenza è media; la spuma beige, bassa e cremosa. L’aroma si libera con profumi di caramello, zucchero scuro ed erbe. Il corpo medio asseconda un gusto dolce con ben distinte note di frutta, cioccolato, erbe, mirto di palude. Anche il finale si mostra dolce e particolarmente asciutto.
Stagionale
Albani Påskebryg, amber lager/vienna color rame (g.a. 5,6%). È la tradizionale birra di Pasqua, la prima del genere immessa in commercio dalla casa nel 1950. Con una vivace effervescenza media, la schiuma fuoriesce abbondante, sottile e aderente. Malto, caramello, mais, luppolo, frutta ed erba, allestiscono un attraente e pervicace bouquet. Il corpo non appare così pieno; ma defluisce in scioltezza, brioso, frizzante. Il maturo gusto di malto reca nel finale una “sapiente” sfumatura di luppolo.
Le seguenti birre vengono invece prodotte a Faxe.
Albani Giraf Beer, imperial pils di colore giallo oro (g.a. 7,3%); piuttosto secca rispetto alla concorrente Elephant della Carlsberg. Con un’effervescenza media, la schiuma sbocca sottile, compatta, ma non ha lunga durata. L’attraente finezza olfattiva elargisce forti profumi di malto e di luppolo. Nel corpo medio, piuttosto grasso, l’alcol non si fa notare più di tanto. Il gusto squisitamente amaro perviene, attraverso una corsa regolare, al finale secco e pulito. Il retrolfatto, nella sua lunga persistenza, emana suggestioni abbastanza aspre.
Albani Giraf Beer 10%, imperial pils di colore dorato chiaro (g.a. 10%). L’effervescenza è media; la spuma, soffice, cremosa, e di buona stabilità. L’aroma si esprime con dolci sentori di malto e una parvenza di alcol metallico. Il corpo appare pieno, nella sua struttura oleosa. Anche il gusto presenta una consistenza piuttosto dolce, con note equilibratici di frutta, mais, spezie leggere. Al finale decisamente amaro, tiene dietro un discreto retrolfatto acido.
Albani Giraf Gold, premium lager di colore oro (g.a. 5,6%). La ricca spuma, data l’effervescenza media, si leva fine e tenace. L’intensità olfattiva è elevata, con malto e cereali in evidenza. Il corpo si propone pieno, soffice. Il gusto, tipicamente dolceamaro, ostenta un notevole equilibrio tra il cereale e l’amaricante. Il finale arriva leggermente abboccato, seguito a ruota da un discreto retrolfatto con impressioni fruttate dolci.
Albani Giraf Kalle, lager di colore biondo (g.a. 5%); versione più leggera della precedente. Porta il nome della giraffa dello zoo di Odense morta nel 1964. La schiuma abbonda, spessa e resistente. L’aroma si apre nitido di cereali. Dal corpo leggero si distende un gusto di malto con l’amaro appena percettibile. Il lungo finale secco e luppolizzato costituisce un irresistibile invito a bere per godersi le eccellenti proprietà dissetanti del prodotto.
Albani HC Andersen, doppelbock di colore oro scuro (g.a. 9%). Realizzata nel 1988 per celebrare il millenario di Odense, dal 1989 viene commercializza col nome attuale. È un omaggio al poeta e scrittore di Odense Hans Christian Andersen, grande estimatore delle birre Albani. Ogni anno ne viene prodotto un piccolo lotto messo in vendita il 2 aprile, giorno del compleanno di Andersen. Ovviamente è diventata un oggetto di collezione. Il gusto è distintamente dominato dal malto, con un’impressione di alcol che avvolge la bocca per deliziarla in una corsa lenta, lunghissima. Il finale arriva vigoroso e secco, perdendosi tra le suggestioni speziate di una discreta persistenza retrolfattiva.
Albani Odense 1859 Four Malt, premium lager ambrata (g.a. 5,2%); con quattro tipi di malto (four malt). Ha un’effervescenza morbida, schiuma non abbondante ma stabile, aroma fruttato di caramello granuloso, corpo di pregevole tessitura, gusto leggermente abboccato con note erbacee aspre e amarognole, discreto finale asciutto e pulito.
Albani Odense Classic, amber lager/vienna di colore marrone chiaro (g.a. 4,6%); elaborata nel 1999 per celebrare il 140° anniversario del birrificio. Di colore più scuro rispetto alle altre birre della stessa tipologa, è mediamente corposa, con un buon malto e la caratteristica nota finale di luppolo.
Albani Odense Pilsner, pilsner secondo la tradizione scandinava, di colore dorato chiaro (g.a. 4,6%); prodotta dal 1934 con l’acquisizione della Bryggeriet Odense. È conosciuta anche come Albani Hornbæk Havnepilner. Si propone con un’effervescenza media, schiuma soffice di scarsa allacciatura, aroma erbaceo e granuloso con sentori di malto e mais, corpo medio, gusto equilibrato tra malto e frutta, finale un po’ alcolico e secco.
Albani Odense Rød Classic, amber lager/vienna di colore rosso dorato (g.a. 4,6%). Ha una bella schiuma di un bianco sporco cremosa e di non così lunga durata; dolce aroma tostato con caramello e frutta matura; corpo medio-leggero; gusto piuttosto asciutto, a base di note tostate, erbacee, di bacche scure e di luppolo speziato. Il finale reca una certa amarezza, ma pulita, piacevole.
Stagionali e Speciali
Albani Julebryg-Rødhætte, amber lager/vienna di colore dorato scuro (g.a. 5,6%); birra natalizia. Propone un’effervescenza morbida; schiuma non abbondante né duratura; tenue aroma di malto, mais e luppolo floreale; corpo da leggero a medio; gusto di frutta matura con l’alcol ben nascosto dietro la dolcezza.
Albani Julebrig-Blålys, helles bock di colore dorato scuro (g.a. 7%); altra natalizia, più forte e strutturata. Si presenta con un’effervescenza media, schiuma bassa e di scarsa allacciatura, aroma dosatamente luppolizzato, corpo pieno e alcolico, gusto lievemente amabile, finale biscottato, retrolfatto con una punta di acidità.
Albani Jubilæumu Bryg 150 Ar, lager di colore dorato scuro (g.a. 5,2%); speciale. Fu elaborata nel 2009 per celebrare il 150° anniversario della fondazione del birrificio. Ha una schiuma sottile di media durata, dolce aroma di caramello con sentori di malto tostato, corpo medio alquanto oleoso, gusto leggermente amaro con note erbacee e speziate, discreto finale secco e amaro.
Albani 2010 Limited Edition, lager di colore dorato pallido (g.a. 4,6%); speciale. Ha un’effervescenza media, schiuma bassa e durevole, debole aroma di malto e luppolo, corpo medio, dolce gusto di malto che prende una decisa nota amara di luppolo verso la fine, breve retrolfatto erbaceo e asciutto.