Tratto da La birra nel mondo, Volume I, di Antonio Mennella-Meligrana Editore
Juneau, Alaska/USA
Il primo birrificio dell’Alaska, dalla fine del proibizionismo, fondato nel 1986 nella capitale dello Stato. Fu opera dei coniugi Geoff e Marcy Larson.
Homebrewer da non molto, Geoff lavorava come ingegnere chimico in una miniera aurifera; Marcy, era impiegata presso il Dipartimento delle Entrate. La decisione di fare il “grande passo” maturò quando chiuse la ditta di Geoff.
Ebbe così inizio una lunga e scrupolosa fase di preparazione per l’impegnativa attività: lui, a studiare le tecniche di fabbricazione della birra al Siebel Institute di Chicago; lei che, licenziatasi, a dedicarsi ai documenti storici sui birrifici dell’Alaska nel periodo precedente il proibizionismo. Alle fine, con l’aiuto economico di parecchi concittadini, nacque la Akaskan Brewing Company.
Dalle accurate ricerche Marcy aveva portato alla luce le ricette della Douglas Brewing Company, aperta nel 1899 da un immigrato tedesco e chiusa nel 1907. Fu la fortuna dei Larson, la prima realizzazione. La Alaskan Amber divenne presto una delle birre più famose e premiate d’America.
Nel 1995 fu inaugurato un nuovo stabilimento. Anche i locali di conservazione e imbottigliamento richiesero un ampliamento adeguato al crescente carico produttivo. Mentre continuavano a pervenire premi e riconoscimenti per le eccellenti birre di una vastissima gamma, con non rare rotazioni.
Oggi la Alaskan Brewing Company è, per volume di vendite, la 12a più grande fabbrica di birra artigianale negli Stati Uniti. I suoi prodotti vengono distribuiti in 17 stati americani e anche esportati, specie in Giappone.
Alaskan Amber, altbier di colore ambra scuro luminoso (g.a. 5,3%); la birra più nota dell’azienda. Molto complessa, viene tuttora prodotta secondo la ricetta del vecchio birrificio di Juneau. Originariamente era autunnale; dal 1996 viene offerta tutto l’anno. Con una media effervescenza, la schiuma emerge minuta, densa e di buona allacciatura. Il fruttato dell’aroma arriva in un secondo tempo, dopo il luppolo e lo speziato. Il corpo medio ha una trama piuttosto appiccicosa. Il gusto è improntato ai cereali, con qualche labile nota di frutta dolce matura. Dal finale secco e ricco di spezie sbuca un retrolfatto pressoché mielato.
Alaskan ESB, ESB di colore ambrato rossastro (g.a. 5%). Con un’effervescenza vivace, la spuma fuoriesce minuta, densa e con ottima allacciatura. L’aroma è di caramello e luppolo erbaceo. Il corpo ha una media intensità. Il gusto di malto, con note tostate, man mano che si avvicina al traguardo assume una decisa connotazione secca e amara. L’amarore prosegue nel discretto retrolfatto, attenuandosi pian piano per lasciare la bocca perfettamente pulita.
Alaskan Freeride APA, american pale ale di colore ambra dorato (g.a. 5,3%). L’effervescenza è piuttosto ampia ma leggera; la schiuma, abbondante e resistente, con sufficiente allacciatura. L’aroma si libera con forti profumi di malto, luppolo e agrumi, che lasciano sufficiente spazio per i tenui sentori floreali ed erbacei. Il corpo medio ostenta morbidezza e briosità. Il gusto, leggermente amaro, reca note di limone, pompelmo, biscotti e caramello. Dal discreto retrolfatto esalano impressioni resinose di pino.
Alaskan Headwind Pale Ale (Rough Draft), american pale ale di colore giallo (g.a. 6%). La schiuma fuoriesce bassa e tenace. L’aroma è dolce, di frutta tropicale, con un fine carattere luppolizzato. Il corpo appare pieno, quantunque lievemente resinoso. Il gusto, deciso di malto torrefatto, si snoda su fondo molto secco, con buon equilibrio tra cereale e amaricante. La consistenza del finale è di un gradevole amarognolo.
Alaskan Hop Tum (Rough Draft), india pale ale di colore giallo dorato (g.a. 7,5%); conosciuta anche come Alaskan Dry Hop (Rough Draft). Si presenta con una sottile spuma cremosa che svanisce pian piano, aroma intensamente fruttato dai tenui sentori floreali, morbido corpo medio, gusto secco di luppolo resinoso.
Alaskan Icy Bay IPA, india pale ale di colore giallo aranciato (g.a. 6,2%). Con un’effervescenza vivace, la schiuma emerge minuta, densa e di buona allacciatura. L’aroma è di agrumi e luppolo floreale, con qualche sentore di luppolo erbaceo e pino resinoso. Il corpo è di un’intensità media tendente al leggero. Il gusto defluisce moderatamente amaro, tra note incisive di arancia, limone e pompelmo. Nel finale l’amarore si accentua per spegnersi pian piano tra le sensazioni secche e pulite del lungo retrolfatto.
Alaskan Pilot Series: Birch Bock, doppelbock di colore rame rossastro (g.a. 8,5%); dolcificata con sciroppo di betulla. Ha buona effervescenza; schiuma bassa di rapida dissoluzione; piacevole aroma di malto dolce, datteri, fichi e mellassa; corpo medio piuttosto viscoso; morbido e cremoso gusto dolciastro con spiccate note di luppolo erbaceo, sciroppo di betulla e zucchero di canna. Il finale arriva asciutto e pulito. Il retrolfatto sa tanto di caramello.
Alaskan Pilot Series: Imperial Red, american strong ale di colore mogano profondo con riflessi rosso rubino (g.a. 8,5%). Presenta un’effervescenza quasi piana; schiuma sottile e cremosa; aroma floreale, di limone e pompelmo; corpo bilanciato che nasconde bene l’alcol; gusto con una vasta gamma di sensazioni di fiori e frutta su solida base di malto; lungo finale speziato; articolata ricchezza retrolfattiva all’insegna dell’amarore.
Stagionali
Alaskan Big Mountain Pale Ale, american pale ale di colore ramato chiaro (g.a. 5,7%); primaverile. L’effervescenza è vivace; la schiuma, bassa, densa e di buona durata. L’aroma si libera con una certa moderazione, richiamando caramello e pane, agrumi e fiori, con un incisivo sentore di pompelmo rosa. Il corpo medio sostiene un discreto gusto dal perfetto equilibrio tra la dolcezza e l’amarore, con note di frutta tropicale e pesche, da una parte e dall’altra, di luppolo erbaceo e scorza di limone.
Alaskan Black IPA, black IPA di colore nero con sfumature rosse (g.a. 6,4%); primaverile. Si propone con un’effervescenza morbida; piccola testa di schiuma marrone; aroma di luppolo erbaceo e resinato con labili sentori di caffè, cioccolato e malti tostati; corpo abbastanza pieno; gusto di cioccolato fondente con note piccanti di pino; finale asciutto e pulito; retrolfatto dalle lunghe suggestioni amare.
Alaskan Pilot Series: Double Black IPA, black IPA di colore marrone scuro con sfumature rosse (g.a. 8,5%); autunnale. L’abbondante schiuma beige scompare troppo in fretta. L’aroma, con spiccati sentori di malto tostato, luppolo e legno di pino, si libera in un alone pungente di alcol. Il corpo medio è denso, cremoso. Il gusto defluisce alquanto granuloso, esprimendo croccanti note di caffè, cioccolato e luppolo resinato. Il finale appare improntato a un lungo amarore di pino. Non da meno, la sufficiente persistenza retrolfattiva esala suggestioni amare di caffè bruciato.
Alaskan Pilot Series: Barley Wine Ale, barley wine di colore ambrato intenso (g.a. 10,7%); introdotto nel 2003 e imbottigliato dal 2007, viene prodotto in edizione limitata ogni anno. Con un’effervescenza moderata, la schiuma si rivela bassa, scarsa e di non lunga durata. L’intensità olfattiva molto elevata si esprime con eleganti profumi di caramello, zucchero di canna, uva passa, frutta candita, vaniglia. Il corpo consistente defluisce con garbo, imbrigliando lo scalpitante calore alcolico. Il gusto è ricco di malto, caramella mou, frutta, fichi, miele: il compito di equilibratore spetta invece all’opportuna dose amara di erba e di fieno. Il lungo finale completa l’“opera”, con la sua asciuttezza dolceamara.
Alaskan Pilot Series: Imperial IPA, imperial IPA di colore ambra dorato (g.a. 8,5%); prodotta in edizione limitata. L’effervescenza è media; la spuma, non abbonda ma si rivela piuttosto stabile e di sufficiente allacciatura. L’aroma esala piuttosto debole, con sentori floreali, fruttati e di luppolo in erba. Il corpo robusto, un po’ gommoso, sostiene un lungo gusto che dal malto iniziale passa al luppolo finale. E il finale non si tradisce, con la sua secchezza amara.
Alaskan Azacca (Rough Draft), american pale ale di colore oro chiaro (g.a. 5,4%). Ha un’effervescenza moderata, schiuma cremosa di scarsa durata, l’intenso e pervicace aroma del nuovo luppolo americano Azacca, corpo medio-leggero, gusto di caramello e agrumi, finale amarognolo, retrolfatto dalle sensazioni del legno di abete.
Alaskan Pilot Series: Troppelbock, doppelbock di colore ambrato scuro (g.a. 10,5%). Con un’effervescenza modesta, la schiuma avorio emerge minuta, cremosa, e con buona aderenza. L’elevata intensità olfattiva è in sinergia con una finezza attraente: profumi di malto, caramello, pane, frutta matura, si rincorrono ritmicamente con quelli, meno intensi ma ugualmente persistenti, di banana, fichi, vaniglia, rovere appena tagliato. Il corpo appare di media intensità, vigoroso, caldo di alcol. Non mostra minore complessità il gusto, con le sue note coinvolgenti di malto dolce, pasta di pane, cioccolato al latte, frutta nera, noce di cocco: il tutto condito con una “sapiente” dose di luppolo piuttosto amaro. Il finale si presenta abbastanza asciutto, e prelude a un lungo retrolfatto dalle suggestioni di agrumi e aghi di pino.
Alaskan Hot Scotch (Rough Draft), scotch ale di colore marrone: schiuma minuta beige, intenso aroma di malto, corpo strutturato, gusto dolce di caramello, finale caldo e piccante di alcol (g.a. 7%).
Alaskan Gold Creek Session Ale, blond ale di colore giallo dorato (g.a. 4,5%). Morbida, delicata e leggermente gassata, è un ottimo dissetante. Con una punta appena percettibile di agrumi nell’aroma, conduce il gusto su fondo amarognolo di luppolo, per terminare fresca e col malto in sufficiente evidenza. Nel lungo retrolfatto infine appare nettamente fruttata.
Alaskan Smoked Porter, smoked porter di colore molto scuro, quasi nero (g.a. 6,5%); in edizione limitata. Prodotta per la prima volta nel 1988, viene commercializzata ogni anno il primo novembre. La sua ispirazione non è alle rauchbier tedesche, bensì alla tradizione americana. Abbiamo già parlato della scoperta, da parte di Marcy, delle ricette della scomparsa Douglas Brewing Company di Juneau. Ebbene, in Alaska, veniva affumicato con la legna di ontano, non solo il salmone, bensì anche il malto per le porter. E i cinque tipi di malto utilizzati per questa birra escono dal forno di un locale stabilimento adibito all’affumicatura del salmone e alimentato da legna di ontano. Dal 1993, a parte la riduzione di mezzo grado del contenuto alcolico, non viene più filtrata per consentire l’affinamento nel tempo, proprio come un buon vino. Piuttosto complessa, si presenta con una bella schiuma nocciola soffice e cremosa, che però non dura più di tanto. La finezza olfattiva è attraente, con un intenso e pulito affumicato che non soffoca i tenui sentori di mirtillo e cioccolato amaro. Il corpo appare medio-leggero. Il gusto di malto, con note tostate in sottofondo, si snoda in secchezza, per il contributo “intelligente” del luppolo. Alla gradevole punta di acidità finale, fa da pendant un lungo retrolfatto dalle suggestioni amare di caffè e affumicatura.
Alaskan Chipotle (Rough Draft), spiced ale di colore ambrato (g.a. 6,8%); speciale, speziata col ben noto peperoncino affumicato messicano. Ha la schiuma scarsa ed evanescente, aroma intenso e protervo di chipotle, corpo da leggero a medio, gusto di banana e uva passa con note di chiodi di garofano, finale caldo e moderatamente dolce, corto retrolfatto di cacao zuccherato.
Alaskan Cran Spruce Ale (Rought Draft), spiced ale di colore arancione (g.a. 5,2%); speciale, aromatizzata con mirtilli e punte di abete rosso. Propone un’effervescenza vivace, schiuma densa ma di scarsa durata, aroma di grano con sentori dolci di mirtilli e pungenti di pino, corpo medio, gusto leggermente acido con note di grano e abete rosso in sottofondo, finale abbastanza dolce, discreto retrolfatto legnoso.
Alaskan Hopothemia Double IPA, imperial IPA di colore arancione con sfumature rosse (g.a. 8,5%); speciale. L’effervescenza è media; la schiuma, minuta e spessa con ottima allacciatura. L’aroma si libera con profumi di luppolo, agrumi, e, in secondo piano, floreali e di pino. Il corpo appare denso, robusto. Il sapore, pieno e abbastanza equilibrato, propone note di malto, caramello, pane; quindi di frutta, limone, pino. Il finale si dilunga in una consistenza agrodolce con incisive impressioni luppolizzate.
Alaskan Hoar Frost IPA, india pale ale di colore giallo dorato (g.a. 7,5%); speciale. Ha un’effervescenza moderata, schiuma bassa ma con buona allacciatura, aroma di malto con sentori di erbe e spezie, corpo da leggero a medio, gusto luppolizzato dall’amarore persistente, finale asciutto e pulito, discreto retrolfatto dalle impressioni resinate in un caldo alone alcolico.
Alaskan Heritage Coffee Brown Ale, brown ale di colore marrone (g.a. 7%); speciale, conosciuta anche come Alaskan Pilot Series: Heritage Coffee Brown. Con una media effervescenza, la spuma beige si leva cremosa, ma non dura più di tanto. L’aroma esprime profumi di grano arrostito, caramello, cioccolato, caffè, non senza un buon apporto di malto tostato. Il corpo medio ha una consistenza morbida e tende al pieno. Il gusto è piuttosto burroso: attacca con una moderata dolcezza per assumere man mano una granulata connotazione amarognola.
Alaskan Pilot Series: Jalapeño Imperial IPA, spiced ale di colore rosso chiaro (g.a. 8,5%); speciale, speziata con jalapeño o “peperoncino grasso” non esageratamente piccante. La schiuma, di un bianco sporco, è minuta, bassa e di sufficiente durata. L’aroma si libera fruttato di ananas con intensi sentori di fondo speziati. Il corpo mostra una media intensità. Il gusto defluisce a base di malto, agrumi, frutta, vegetali: il tutto avvolto in una sferzante sensazione di fortore. L’amaro del breve finale si scioglie nella lunga persistenza dolce del retrolfatto.
Alaskan Pilot Series: Imperial Rye, imperial IPA di colore ambra scuro (g.a. 8,5%); speciale, prodotta, in edizione limitata, con segale. Presenta un’effervescenza modesta, schiuma cremosa di medie dimensioni, aroma fresco e speziato di segale, corpo di buona struttura e quasi vellutato, gusto che inizia con le spezie per chiudere la corsa con la segale, piacevole finale amarognolo.
Alaskan Marzen, oktoberfest/märzen di colore ambrato chiaro; una speciale. Propone una media effervescenza piuttosto appiccicosa, sottile e bassa spuma beige di rapida dissipazione, aroma di malto tostato e luppolo erbaceo, cremoso corpo medio, gusto leggermente dolce di caramello, finale secco, discreto retrolfatto amaro.