Tratto da La birra nel mondo, Volume I, di Antonio Mennella-Meligrana Editore
Portland, Oregon/USA
Microbirrificio fondato nel 1996 da Matt Schumacher nel Beamont Village, non lontano dall’aeroporto internazionale. Da sottolineare il coraggio che ebbe Matt nell’impiantare un birrificio nella città con la più alta densità pro capite di birrifici al mondo (ovvero più di quattro a testa).
Dal 2008 il mastro birraio è Carston Haney; mentre la capacità produttiva iniziale di 5 barili già da un po’ è stata aumentata a 20. E la gamma di birre si è notevolmente ampliata.
Alameda Black Bear XX Stout, extra stout di colore marrone molto scuro (g.a. 6,8%); la birra più gettonata della casa, che utilizza l’azoto tradizionale nell’erogazione. L’effervescenza è piuttosto elevata; la spuma nocciola ha una lunghissima durata. L’aroma sa tanto di orzo tostato, cacao, vaniglia, caffè, liquirizia. Il corpo, tra medio e leggero, ha una consistenza da acquosa a grassa. Il gusto, non così intenso ma pulito, è improntato a note di malto tostato, leggera affumicatura, bacche scure, cioccolato amaro. Il lungo finale secco prelude a un retrolfatto amaro di luppolo con un tocco di cioccolato.
Alameda El Torero Organic IPA, india pale ale di colore ambrato intenso velato: effervescenza alquanto alta; schiuma biancastra enorme e durevole; aroma floreale con ben distinti sentori di ananas, caramello, luppolo erbaceo; corpo medio-pieno di buona scorrevolezza; gusto di malto tostato, pompelmo, limone, lievito, con finitura floreale; discreto retrolfatto amaro di erbe aromatiche e pino (g.a. 7,2%).