Tratto da La birra nel mondo, Volume IV, di Antonio Mennella-Meligrana Editore
Esquelbecq/Francia
Piccolo birrificio artigianale dell’Alta Francia, in prossimità del confine belga. Fu messo su, nel 1996, da Daniel Thiriez, proveniente dal settore delle risorse umane e, insieme, da un lungo periodo di homebrewing.
L’edificio che lo ospita invece è quello della Brasserie Poidevin (in precedenza, Brasserie Bourel Désiré Belle), che chiuse i battenti nel 1945.
La bière de garde esercita una certa influenza in America. E, con l’entrata nel portfolio degli Shelton Brothers Importers, la Brasserie Thiriez non tardò a conquistarte il mercato degli Stati Uniti. Così come il suo lievito prezioso portò a diverse collaborazioni, come quella con Jeston King di Austin (Texas) o Saint Somewhere Brewing Company di Tarpon Springs (Florida).
Da annotare poi che le competenze e la creatività della Brasserie di Esquelbecq hanno fatto di Daniel Thiriez uno dei precursori della moderna birrificazione francese.
Thiriez L’Ambrée d’Esquelbecq, bière de garde di colore ambrato con cangianti riflessi rubino e dall’aspetto velato (g.a. 5,8%). Fu realizzata per la prima volta nel 1997 come birra natalizia. La ricetta prevede malti Monaco e Pilsen, luppoli Brewers Gold e Saaz, lievito di proprietà e un pizzico di spezie. La carbonazione è abbastanza contenuta; la schiuma ecru, fine, compatta, cremosa, di pregevole stabilità. Il bouquet olfattivo regala profumi di malto, caramello, pane, biscotto, frutta rossa, in primo piano e più in secondo, sentori floreali, di spezie, erbe; mentre il sottofondo, dall’inizio alla fine, sa conferire quel profilo rustico, vinoso e acidulo che caratterizza la tipologia. Il corpo medio ha una consistenza pressoché acquosa. Nel gusto, è il malto a farsi la parte del leone, potendo contare sull’apporto di note terrose e speziate. Soltanto nel finale si fa senire il luppolo, e lo fa in maniera molto piacevole. Il retrolfatto è un mix, peraltro sfuggente, di sensazioni fruttate e acide, vegetali ed erbacee.