The Beer Engine

Tratto da La birra nel mondo, Volume IV, di Antonio Mennella-Meligrana Editore

Exeter/Inghilterra
The Beer Engine, che vuol dire “il motore della birra”, è oggi un microbirrificio/brewpub del Devon, in un edificio di metà Ottocento.
Fino al 1983, quando fu trasformato in brewpub, era stato l’albergo della stazione ferroviaria di Newton St Cyres.
Mike Tutty, cuoco dell’esercito, andato in pensione nel 1998, l’anno successivo, insieme alla moglie Jan, rilevò un pub nella Foresta di Dean.
Nel 2005 vendette il pub e rilevò The Beer Engine. Impiantò il birrificio nella cantina del brewpub e assunse il mastro birraio Ian Sharp.
Beer Engine Piston Bitter, ordinary/best bitter ale di colore ambrato intenso e dall’aspetto piuttosto velato (g.a. 4,2%). Si discosta abbastanza dalla bitter classica, avvicinandosi più a una brown ale. La carbonazione è quasi piana; la schiuma ecru, sottile ma non ricca, cremosa e duratura. L’aroma, debole e con tendenza al dolce, propone sentori di malto caramellato, frutta matura, toffee, nocciola, zucchero a velo; e qualche indizio floreale che si perde in un alone vinoso. Il corpo, decisamente sottile, si presenta in una spiccata trama acquosa. Anche il gusto inizia con una certa dolcezza, di malto, caramello, melassa, nocciola; vira quindi verso la frutta rossa per assumere, in prossimità del traguardo, una consistenza secca e acidula. L’amaro insorge soltanto nel finale, di erbe e tostature; e si protrae nella discreta persistenza retrolfattiva, aggiungendo qualche tono piccante.