Švyturys

Tratto da La birra nel mondo, Volume IV, di Antonio Mennella-Meligrana Editore

Klaipėda/Lituania
Birrificio, nell’omonima contea, fondato nel 1784 dal mercante JW Reincke. Nel secolo successivo si fuse con la fabbrica di birra di Theodor Preuss, diventando il principale produttore della città.
Prese il nome attuale nel 1946, quando riprese la produzione dopo la ricostruzione. Con l’indipendenza del Paese, divenne società di capitali e, nel 1999, la maggior parte delle azioni furono acquistare dalla Carlsberg.
Unico birrificio, in Lituania, a usare ancora i contenitori verticali e orizzontali, secondo la vecchia tecnologia tedesca, produce oltre 350 mila ettolitri di birra all’anno, con esportazione in 20 paesi di tutto il mondo.
Švyturys Stipriausias, helles bock/maibock di colore dorato brillante (g.a. 7,3%, in precedenza 7,5%, originariamente 8%); conosciuta anche come Maksimum sui mercati esteri. La carbonazione è abbastanza contenuta; la schiuma bianca, enorme, sottile, cremosa, di buona allacciatura ma non così persistente. L’aroma, leggermente zuccherino, a tratti sembra quasi glassato; mentre le diverse sfumature vanno dal malto al caramello, dalla fetta biscottata alla crosta di pane e al biscotto al burro. Il corpo medio presenta una consistenza alquanto oleosa e pesante. Il gusto inizia con pane e biscotto, passa quindi all’uvetta e alla prugna, s’immerge definitivamente tra le note amaricanti di un erbaceo da luppolo, secco e pulito. La scia amara si protrae nel finale, con la mandorla. Un vero e proprio canto del cigno si rivela invece il discreto retrolfatto, ricco di malto, dolce di miele, delicatamente etilico.