Weissbräu Schwendl

Tratto da La birra nel mondo, Volume IV, di Antonio Mennella-Meligrana Editore

Tacherting-Schalchen/Germania
Birrificio bavarese creato nel 1935 da Michael e Therese Schwendl.
Nel 1972 venne costruita una nuova e più grande birreria, con continua modernizzazione negli anni per stare al passo con i tempi.
Tuttora nelle mani della famiglia Schwendl, con Anton, pronipote del fondatore, produce solo a fermentazione alta e, soprattutto, birre di frumento, a marchio Schalchner, dal nome del sobborgo in cui ha sede. Il ceppo di lievito di proprietà è oggi depositato presso l’Università di Weihenstephan. Mentre la fermentazione avviene sempre in vasche aperte, seguita dalla rifermentazione in bottiglia.
Uno dei primi produttori bavaresi a entrare nel segmento delle “birre gourmet” o “craft bier”, nel 2009 Anton iniziò anche una serie numerata chiamata Schwendl Don, abbreviazione di Anton, suo nonno.
Schwendl Don No. 4 Heilige Nacht, double/imperial porter di colore marrone scuro, vicino al nero, e dall’aspetto confuso (g.a. 9%). È un’offerta natalizia: il nome infatti vuol dire “notte santa”. La carbonazione è moderata; la spuma noccioola, fine, compatta, cremosa, tenace. Malti tostati, caramello, zucchero candito, lievito, frutta scura, melassa, banana, luppolo resinoso, porto, chiodi di garofano, spirano al naso con buona intensità e pulizia; mentre dal sottofondo si levano fievoli sentori di tostature, caffè, cioccolato amaro. Il corpo medio presenta una morbida trama cremosa. Gli elementi olfattivi ritornano nel gusto con perfetta corrispondenza: e risalta egregiamente l’interazione tra il dolce e l’amaro impegnati a tenere in piedi un ammirevole equilibrio. L’alcol sa bene come riscaldare senza infastidire il palato o compromettere la scorrevolezza della bevuta. Nel finale il luppolo tira i remi in barca, per consentire il subentro acido delle tostature. La lunga persistenza del retrolfatto è un inno al caffè, ricco e cremoso.