Tratto da La birra nel mondo, Volume IV, di Antonio Mennella-Meligrana Editore
Straubing/Germania
Conosciuta anche come Röhrlbräu, è una vecchia birreria in una città che è al centro del cosiddetto Kornspeicher Bayerns (“Granaio della Baviera”) e dove, dal 1812, si celebra ogni anno il Gäubodenvolksfest, la più grande festa popolare bavarese dopo l’Oktoberfest.
Il birrificio trae le sue origini dal ristorante-birreria fondato nel 1431 dai monaci dell’abbazia di Metten. Prese il nome attuale nel 1881, con l’acquisto da parte di Josef Röhrl; passando infine, nel 2008, nelle mani della famiglia Sillner.
La produzione, di 65 mila ettolitri annui, è appannaggio dei 13 ristoranti di proprietà.
Straubinger Weisse Original, hefe weizen di colore giallo dorato intenso e dall’aspetto torbido (g.a. 5,3 %). La carbonazione è tipicamente forte; la schiuma, di un bianco sporco, irrompe nel bicchiere enorme, alta, soffice, di buona allacciatura e notevole durata. L’aroma apre con una certa dolcezza; propone quindi un lieve fruttato di banana e polpa d’arancia; esala infine odori di malto ed esteri di lievito con un tocco acidulo di frumento; intanto che, dal sottofondo, spirano con delicatezza limone e chiodi di garofano. Il corpo medio tende al sottile, in una consistenza spiccatamente acquosa. Anche il gusto attacca con un moderato dolce di caramello, banana, toffee, nocciola; prosegue con lievito, malto, grano leggermente tostato; chiude il medio percorso tra acidità, asprezza e amarore di spezie. Nel lungo finale rimane soltanto una secchezza che asciuga compiutamente il palato. A sua volta, lo sfuggente retrolfatto cerca di portare una parvenza di equilibrio, con le sue impressioni fumose di frutta e zucchero candito.
Straubinger Weisse Dunkel, dunkel weizen di colore bruno rossastro scuro e dall’aspetto intorbidito (g.a. 5,3%). Con una vivace effervescenza, la schiuma beige prorompe immensa, spessa, cremosa, durevole e aderente. L’aroma si esprime con delicatezza, a base di malti caramellati, lievito, banana matura, grano tostato, liquirizia, gomma da masticare; e con scabre intermittenze, provenienti dal fondo, di erbe, terra, chiodi di garofano. Il corpo medio presenta una tessitura relativamente a chiazza di petrolio. Nel gusto, la dolcezza della banana e del caramello è costantemente equilibrata da uno moderato amarore e da una leggera acidità fruttata e di lievito molto rinfrescante; mentre note di spezie infervorano, intrigano la bevuta. Il finale, asciutto e piuttosto aspro, si congeda rapidamente. Malto di frumento, cioccolato, banana, crostata, chiodi di garofano, animano le suggestioni retrolfattive discretamente lunghe.