Tratto da La birra nel mondo, Volume III, di Antonio Mennella-Meligrana Editore
Alcester/Inghilterra
Birrificio artigianale, in una fattoria del Warwickshire, fondato nel 2005.
Fu opera di Paul Halsey e James Minkin, con la missione di produrre birra senza pregiudizi, con coscienza, coerenza e attenzione per i dettagli.
E le intenzioni si sono tradotte in realtà, con una gamma di birre senza confini tipologici e, nello stesso tempo, senza compromettere la qualità. In particolare, l’azienda ha fidelizzato la clientela con le sue pratiche produttive rispettose dell’ambiente e, soprattutto, non facendo mancare l’adeguato supporto agli eventi musicali, artistici e culturali.
Purity Pure UBU, premium bitter ale di colore ambrato e dall’aspetto a malapena velato (g.a. 4,5%); dedicata al cane del birrificio, UBU, ritratto in etichetta. La versione in bottiglia viene microfiltrata ma non pastorizzata. L’imbottigliamento è curato dalla Thwaites. Con la carbonazione ai minimi termini, la schiuma ocra, minuta, cremosa, dura e aderisce. L’aroma si propone con dolcezza e calore, nei suoi sentori tenui ma persistenti: dal malto al caramello, dalla nocciola al lievito, dagli agrumi ai frutti di siepe, dal pino al luppolo floreale. Il corpo leggero ha una consistenza non proprio acquosa, con una tendenza alla oleosa un po’ untuosa. Nel gusto, c’è un certo dominio inziale del malto, con lievi inflessioni dolci; poi s’intromettono mela acerba, scorza di pompelmo, aghi di pino, e la musica cambia bruscamente. Ancora non siamo alla fine della corsa quando un luppolo a base di erbe ha già preso il sopravvento, con note alquanto acide, delicatamente amare, piuttosto astringenti. Nel finale l’amarore si attenua per l’infiltrazione di fieno e paglia bagnata. Il corto retrolfatto addirittura eroga qualche impressione amabile di malto tostato.