Poppels Bryggeri

Tratto da La birra nel mondo, Volume III, di Antonio Mennella-Meligrana Editore

Jonsered/Svezia
Microbirrificio nella contea di Västra Götaland.
L’idea di fondare un birrificio nacque dall’incontro, al Porter Festival del 2011 di Göteborg, tra Daniel Granath, Tomas Kaudern e Thomas Fihlman.
Trovati altri 12 soci, tra parenti e amici, l’anno successivo i tre poterono aprire, a Mölnlycke, la Poppelmans Bryggeri. Perché Poppelmans? Un omaggio a Johan Casparsson Poppelman, che arrivato, dalla Bassa Sassonia, a Göteborg, vi fondò, nel 1638, il primo birrificio commerciale, rimasto in attività fino al 1835.
Mentre prese a occupare il ruolo di birraio Daniel Granath, homebrewer da una vita e divoratore di libri sulla produzione della birra.
Successivamente, a evitare una controversia legale, il birrificio cambiò il nome in Poppels Bryggeri. E, nel 2016, si trasferì nella più ampia sede di Jonsered, vendendo l’impianto dismesso al pub inglese Old Beefeater Inn di Göteborg.
Poppels Russian Imperial Stout, imperial stout di colore nero pece e dall’aspetto opaco (g.a. 9,5%). La carbonazione è quasi piatta; la schiuma nocciola, fine, densa, cremosa, durevole sino alla fine della bevuta. Malto tostato, cacao, olive nere, frutti scuri, caffè, tabacco, caramello, liquirizia, sentori di rum, allestiscono un bouquet olfattivo ricco ma piuttosto sottotono. Il corpo, medio-pieno, presenta una morbida trama oleosa. Il sapore è pieno di caffè, liquirizia, cioccolato, lievito, uvetta, cereali tostati, vaniglia; e scorre leggermente asciutto, con buon equilibrio tra dolce e amaro, nonché la giusta dose di acidità ad apportare frescezza e il necessario contributo alcolico a punzecchiare piacevolmente il palato. Il lungo amarore del finale è opera congiunta dei malti torrefatti, del legno bruciato, del luppolo erbaceo e del cioccolato fondente; di questi elementi, solo l’ultimo rimane nelle discrete suggestioni del retrolfatto, tonico e caldo.