Tratto da La birra nel mondo, Volume III, di Antonio Mennella-Meligrana Editore
Braine-l’Alleud/Belgio
Tornato a Braine-l’Alleud, nel Brabante Vallone, dopo sei anni di permanenza negli Stati Uniti, Emanuele Corazzini inaugurò, nel 2008, un progertto chiamato “Atelier de Brassage”, dove poter comprare e degustare birre, partecipare a laboratori e, soprattutto, imparare l’homebrewing. I corsi, che si svolgono nei weekend, durano due giornate nelle quali i partecipanti decidono insieme la ricetta e producono la loro birra su un impianto pilota.
In un secondo momento, nacque anche la beer firm NovaBirra. Emanuele quindi studia e testa le ricette sul proprio impianto pilota per poi realizzarle presso terzi.
NovaBirra Li P’tite Gayoûle, saison di colore ambrato e dall’aspetto torbido (g.a. 5,5%). La ricetta di base fu creata, durante una lezione di birra, da Emanuele Corazzini in collaborazione con Arnaud, Kevyn e François Xavier (noto come FX). Con un’effervescenza piuttosto elevata, la schiuma biancastra prorompe fine, cremosa, ottimamente stabile. L’olfatto si propone di elevata intensità e finezza attraente. Subito, un’esplosione fruttata con note che ricordano il frutto della passione e altri frutti esotici; un po’ più in sottofondo, sentori di malto caramellato, cereali, miele, lavanda, pane, lievito belga secco. Il corpo medio tende al leggero, in una consistenza alquanto oleosa. Su base di malto che prende un po’ di dolcezza anche dal supporto fruttato, si esalta un amarore di luppolo erbaceo piuttosto aspro che finisce per apportare una lieve acidità astringente. La finitura è speziata e abbastanza fresca. Mentre, nel retrolfatto, l’amaro si esprime in tutto il suo potenziale, senza però disturbare, con una secchezza ripulente a dir poco piacevole.