Tratto da La birra nel mondo, Volume III, di Antonio Mennella-Meligrana Editore
Leeds/Inghilterra
Scoperta da bevitore, e innamoratosi della Craft Beer Revolution americana, Russell Bisset lasciò la multinazionale in cui era global product manager e, nel 2013, si lanciò nell’attività brassicola. Partì dalla beer firm, appoggiandosi al birrificio The Sparrow di Bradford.
L’anno successivo aprì, nella periferia sud di Leeds, il birrificio in un caratteristico edificio in mattoni rossi e colonne di ferro, chiamato The Old Flax Store e utilizzato nel secolo XIX come deposito di lino. Ovviamente, con un birraio di tutto rispetto, Brian Dickinson, proveniente da diverse realtà brassicole.
Monk, in inglese “monaco”, intende omaggiare la tradizione brassicola monastica inglese da sempre ignorata, contrariamente a quanto avviene in Belgio, considerato la patria dei monaci birrai. Il birrificio dispone poi di taproom, The Refectory, con cucina gestita dal Grub & Grog Shop di Leeds, e della Chapter Hall, spazio per eventi diversi.
Molto nutrita la gamma di birre in produzione, annovera anche diverse collaborazioni con birrifici inglesi e stranieri. E non solo: nel 2016 fu inaugurato il Patrons Projects, una serie di collaborazioni con artisti, atleti e talenti creativi di Leeds.
Il birrificio infine organizza, presso i propri locali, festival come Dark City, dedicato alle birre scure; Hop City, per le birre luppolate. In tali eventi, con musica heavy metal, DJ set e concerti, sono presenti diversi produttori di tutto il mondo.
Northern Monk Northern Star Mocha Porter, porter di colore marrone scuro, quasi nero, e dall’aspetto opaco (g.a. 5,9%). Utilizza chicchi di caffè della torrefazione di Leeds North Star Coffee, avena, lattosio e cacao in polvere. La carbonazione è quasi piatta; la schiuma nocciola, non proprio regolare, comunque fine, densa, tenace. L’aroma si esprime non così intenso, ma pulito, elegante, a base di caffè, cioccolato, tostature e, più in sottofondo, lievito, vaniglia, tabacco, cenere, legno secco. Il corpo, medio-leggero, presenta una tessitura alquanto cremosa. Nel gusto, il caffè si fa la parte del leone; ma non può respingere più di tanto le emergenti, pervicaci, note di liquirizia, tostature, cacao in polvere, lattosio, caramello, nocciola. Il finale presenta una certa asciuttezza dall’accento amaro di caffè. Nel retrolfatto la dolcezza e il calore dell’alcol esaltano le suggestioni di tabacco, frutta scura, cioccolato fondente.