Tratto da La birra nel mondo, Volume III, di Antonio Mennella-Meligrana Editore
Pitlochry/Scozia
Brewpub del Perthshire, nei pressi del castello del duca di Atholl. In occasione del terzo centenario, ossia nel 1995, il proprietario del Moulin Hotel, Chris Tomlinson, riattivò il birrificio risalente al 1695.
La produzione, di circa 500 barili all’anno, avviene nell’ex rimessa per le carrozze e in altri locali dell’albergo.
Moulin Ale of Atholl, special bitter ale di colore ambra/marrone e dall’aspetto torbido (g.a. 4,5%); con rifermentazione in bottiglia. È senz’altro l’offerta più prestigiosa della casa. Il nome invece è un gioco di parole locale. Con una carbonazione moderata, la spuma color crema trabocca sottile, abbondante, per dissolversi lentamente. L’olfatto si apre fresco, deciso, persistente, a base di malto, cioccolato, legno, fumo, caramello, pane tostato, cuoio, lievito, erbe, frutta secca, luppolo floreale, sciroppo d’acero. Il corpo, medio-leggero, ha una consistenza tra oleosa e acquosa. Il gusto defluisce asciutto, equilibrato, con delicate note amare floreali, erbacee, di tarassaco, ginepro, tostature, da una parte e dall’altra, di caramello, frutta matura, malto tostato, marmellata, che si fondono e armonizzano. Il finale apporta secchezza, acidità e un fruttato piccante. Le impressioni del retrolfatto rievocano l’amarognolo del sapore, ma in forma più blanda.