Tratto da La birra nel mondo, Volume III, di Antonio Mennella-Meligrana Editore
Government Camp, Oregon/USA
Brewpub aperto nel 1992 sul monte Hood, in una località sciistica a 1219 metri di quota.
La produzione è ispirata principalmente alla tradizione britannica.
Mt. Hood Pittock Wee Heavy Scotch Ale, scotch ale di colore granata scuro e dall’aspetto opaco (g.a. 8,5%); un prodotto invernale. Contiene avena e malto torbato, fermenta e matura a temperature piuttosto basse. Il nome è un omaggio alla memoria di Henry Lewis Pittock, arrivato all’età di quattro anni a Pittsburgh, dove il padre si era trasferito da Londra iniziando un’attività tipografica. Editore e magnate del legno e della carta, legò il suo nome al monte Hood per averne conquistato la vetta, insieme a quattro amici, nel 1857. La carbonazione è abbastanza contenuta; la schiuma beige, sottile e cremosa, si abbassa lentamente lasciando i segni di una buona allacciatura. L’aroma emana forti profumi di malto; mentre rimangono sul fondo sentori di frutta, caramello, torba, nocciola, fumo, spezie leggere. Il corpo medio presenta una consistenza un po’ vischiosa. Il malto s’impone anche nel gusto con la sua amabilità fruttata; ma qui deve fare i conti con note, prima, terrose e di fumo, poi, di luppolo floreale: la sua dolcezza viene comunque supportata dal calore alcolico che sa bene come riscaldare, anche contribuire al mantenimento dell’equilibrio, senza essere mai invadente. E la lunga corsa termina nell’asciuttezza del caramello. A sua volta, il retrolfatto si rivela morbido, fresco, con impressioni amarognole molto discrete.