Tratto da La birra nel mondo, Volume III, di Antonio Mennella-Meligrana Editore
Brattleboro, Vermont/USA
Nel 1985 due violoncellisti, Ray e Holiday McNeill, aprirono un bar in quella che era stata stazione di polizia e di pompieri: un edificio del secolo XIX sormontato da cupola, secondo lo stile locale. Nel 1991 trasformarono l’attività in brewpub, installando il birrificio nelle cantine.
La gamma comprende prodotti solidi e ricchi di malto.
McNeill’s Dead Horse IPA, india pale ale di colore ambrato e dall’aspetto a malapena velato (g.a. 5,05%); in rigoroso stile inglese e non filtrata. È ritenuta la migliore IPA della Costa Orientale. Utilizza malto da orzo invernale inglese e luppolo East Kent Golding fresco in fiori interi. Con una moderata effervescenza, la schiuma biancastra, spessa e cremosa, si assottiglia lentamente lasciando un bel pizzo alle pareti del bicchiere. Il bouquet, dolce, delicato, leggermente speziato al primo impatto, si fa terroso e semierbaceo subito dopo, per finire fagocitato da sentori di fieno umido, agrumi, foglie, aghi di pino, di notevole intensità e persistenza. Il corpo, medio-pieno, ha una tessitura piuttosto acquosa. Nel gusto, venature decise di luppolo floreale leggermente amaro permeano la solida struttura di caramello, creando un eccellente equilibrio e conducendo a un lungo finale, asciutto e pulito. Nella sufficiente persistenza retrolfattiva lievi sensazioni agrumate si mescolano a quelle fruttate di lievito.