Libertine Brewing Company

Tratto da La birra nel mondo, Volume III, di Antonio Mennella-Meligrana Editore

San Luis Obispo, California/USA
Tyler Clark, che aveva in precedenza lavorato presso alcuni distributori di birrra, gestiva, insieme alla moglie, Shannon, il Libertine Pub, con un’ampia selezione di craft americane e d’importazione alla spina.
Nel 2012, nel seminterrato del pub, Tyler aprì un birrificio, prediligendo le fermentazioni spontanee dallo stretto legame con il territorio.
Il mosto viene lasciato per tutta la notte in vasche aperte a contatto con i lieviti e i batteri naturalmente presenti nell’aria, in una regione ricca di vigneti. Dai tini di fermentazione le birre vengono poi messe a maturare in botti di legno per un tempo che può variare da alcuni mesi a diversi anni, spesso con aggiunta di frutta o altri ingredienti.
Inoltre la Libertine Brewing Company è l’unico birrificio americano a usare esclusivamente il metodo stein: rocce laviche riscaldate vengono immesse all’interno del bollitore. Mentre la maggior parte del luppolo utilizzato proviene dal giardino del brewpub.
Libertine Central Coast Saison, saison di colore oro carico con venature aranciate e dall’aspetto intorbidito (g.a. 6%). Più che una saison può essere considerata una birra acida. Mentre il nome è anche la sua indicazione d’origine, ovvero quell’area della California che si estende indicativamente tra Point Mugu e la baia di Monterey. Con una carbonazione abbastanza sostenuta, la schiuma biancastra erompe abbondante, fine e di buona durata. L’aroma si apre fresco e intenso, a base di agrumi, lieviti selvaggi, mela acerba, acido lattico, quercia, erbe, pelle, vino bianco, pepe, esteri fruttati, sentori di cantina. Il corpo medio ha una consistenza cremosa. Il gusto, spiccatamente aspro e acido, ma, insieme, di un’eleganza rustica, si snoda all’insegna della frescezza, sfociando in un caratteristico amarore dalle note di agrumi, yogurt, terra. Il finale apporta una certa astringenza. Suggestioni lattiche e di frutta tropicale inacidita segnano la lunga persistenza del retrolfatto.