Tratto da La birra nel mondo, Volume III, di Antonio Mennella-Meligrana Editore
Blainville/Canada
Birrificio che ha contribuito alla nascita di microbirrifici nel Québec.
Fu fondato, grazie a un piccolo prestito, nel 1987 da tre studenti della UQAM (l’Università di lingua francese del Québec a Montréal): Laura Urtnowski e i fratelli Bernard e Jean Morin.
Nel 1994, per motivi di spazio, si trasferì, da Saint-Jérôme, a Blainville, sempre nella regione di Laurentides.
Nel 2013 la maggioranza delle azioni fu venduta al Fondo di solidarietà FTQ (il più grande gruppo di investitori del Québec); mentre una minima partecipazione appartiene all’ex amministratore delegato Laura Urtnowski e al nuovo amministratore delegato, Sébastien Paradis.
Il secondo più grande microbirrificio del Québec, propone, sotto l’estroso marchio Boréale, con, in etichetta, un orso polare sovrastante, originali quanto complesse birre che hanno presto guadagnato consensi e seguaci, anche se la loro distribuzione avviene soltanto nel Québec.
Oggi, con più di 2 milioni di bottiglie all’anno, l’azienda detiene circa il 20% del mercato nel Québec.
Boréale Rousse, amber ale di colore rossastro in apparenza ambrato e dall’aspetto brillante (g.a. 5%). Fu la prima birra rossa del Québec, creata nel 1988 e con un approccio non facile per il colore cui il Québec appunto non era ancora abituato. Con una moderata effervescenza, la spuma, di un bianco sporco, emerge generosa, densa, lasciando alle pareti del bicchiere i segni di una buona allacciatura. L’aroma sparge sentori di malto leggermente tostato, con accenni a caramello, frutti scuri, lievito, erbe, pane bruciato, grano, terra, miele, luppolo floreale. Il corpo, medio-sottile, presenta una trama fra grassa e cremosa. Anche il gusto reca i segni del malto torrefatto, ma non così accentuati, e scorre pieno, complesso, succoso. Nel finale, la sofficità del cereale è suggestionata dal tenue amarore del rampicante. Nella corta persistenza retrolfattiva si fa vivo l’alcol, con delicatezza, a supportare le impressioni di malto e di esteri fruttati.
Boréale Lager, lager di colore oro pallido e dall’aspetto cristallino (g.a. 4,5%); l’ultima realizzazione, del 2014. La carbonazione è da media a moderata; la spuma bianca, sottile e di buona ritenzione, anche con qualche allacciatura. L’aroma si libera con odori di pane bianco appena sfornato e sottili richiami di erbe aromatiche provenienti da un luppolo discreto ma presente. Il corpo, da leggero a medio, ha una trama abbastanza acquosa. Nel gusto si esalta il buon equilibrio raggiunto dalle note di cereali, lievi e granulose, col moderato amarore erbaceo. Il finale arriva secco e con una rinfrescante punta di acidità. Nel retrolfatto ritornano i cereali e il luppolo a base di erbe, in suggestioni di media persistenza.