Jacob Leinenkugel Brewing Company

Tratto da La birra nel mondo, Volume III, di Antonio Mennella-Meligrana Editore

Chippewa Falls, Wisconsin/USA
Impresa di rilievo regionale. Fu costituita nel 1867 dall’immigrato prussiano Jacob Leinenkugel (figlio di un oste-birraio) e da John Miller. Nel 1884 rimase nelle mani dei soli Leinenkugel e nel 1898 prese il nome attuale. Prima, si chiamava Spring Brewery, perché situata sulla sommità delle Big Eddy Springs.
Nel 1988 venne rilevata dalla Miller, senza però perdere la propria autonomia.
Nel 1995 rilevò, a sua volta, la 10th Street Brewery di Milwaukee (sempre nel Wisconsin), inaugurata nel 1986 dalla G. Heileman Brewing Company. Nel 2016 infine, con l’acquisto della SABMiller da parte della Anheuser-Busch InBev, fu venduta alla Molson Coors.
Oggi, sotto la guida della sesta generazione Leinenkugel, continua a operare in modo indipendente, con la produzione delle solite lager di chiara influenza tedesca che distribuisce in tutto il Paese.
È più comunemente nota come Leinie, nome dato a una ragazza pelleressa la cui testa compare sulle etichette: un’ispirazione al profilo del volto di pellerossa appunto creato dalle anse del fiume Mississippi in prossimità delle cascate Chippewa.
Leinenkugels Original, lager di colore giallo dorato (g.a. 4,5%). Con un’effervescenza abbastanza sostenuta, la schiuma bianca sbocca ricca e cremosa. L’aroma tende decisamente al floreale, con appena qualche sentore di malto, grano, mais, fieno. Il corpo leggero ha una consistenza non proprio acquosa. Il gusto di malto defluisce ben levigato; mentre il contenuto amarore, in sinergia con l’adeguata carbonazione, facilita a meraviglia la bevuta. La corsa, di media durata, si esaurisce con una lieve secchezza. Lo sfuggente retrolfatto è alquanto resinoso.
Leinenkugels Classic Amber, premium lager di colore ambrato (g.a. 4,9%). L’effervescenza piuttosto decisa genera un’abbondante schiuma fine e resistente. Al naso si effonde un’ eccitante fragranza di spezie, che quasi copre i sentori di malto, orzo tostato, caramello, mela verde, pane di grano, fieno. Il corpo, da leggero a medio, ha una consistenza acquosa. Il gusto, di malto, defluisce con una dolcezza contrastata dalle note secche e amare del luppolo, sino al finale, intenso e risoluto. Segue un retrolfatto dalla discreta persistenza, con un sottile ritorno del malto tra piacevoli sensazioni amarognole.