Brauerei zum Kuchlbauer

Tratto da La birra nel mondo, Volume II, di Antonio Mennella-Meligrana Editore

Abensberg/Germania
Azienda di medie dimensioni della Bassa Baviera. Le sue origini risalgono al 1300, quindi può senz’altro essere considerata la birreria più antica di Abensberg.
Dopo diversi passaggi di proprietà, nel 1904 fu rilevata da Michael Salleck. Nello stesso anno fu distrutta da un incendio; ma nel 1918 fu ricostruita fuori città, su progetto dell’architetto di Ratisbona Joseph Koch.
Specializzata in birre di frumento, questa fabbrica, sempre di proprietà della famiglia Salleck, nella persona di Leonhard, ha oggi una produzione annua di 110 mila ettolitri.
Kuchlbauer Turmweisse, hefe weizen di colore arancio pallido e dall’aspetto piuttosto opalescente (g.a. 5,9%). Con una vivace effervescenza, la schiuma bianca e pannosa si leva abbondante per dileguarsi rapidamente. Cereali, banana matura, lievito, grano, erbe, malto, agrumi, spadroneggiano all’olfatto senza la minima pretesa di sopraffazione l’uno sull’altro; mentre devono inchinarsi umilmente alle “raffiche” tardive dei chiodi di garofano e dei semi di coriandolo. Il corpo, da medio a pieno, presenta una consistenza oleosa. La solita banana matura, crosta di pane, malto di frumento, lievito piccante, caramello, spezie non distinguibili, erbe aromatiche, cereali in fermentazione, conferiscono al gusto un miscuglio di note dolci, acide e amare che, dopo la lunga corsa, sfociano in un brusco finale secco e leggermente alcolico. Impressioni dolceamare caratterizzano uno “stanco”, evanescente, retrolfatto.
Kuchlbauer Alte Liebe-Dunkle Weisse, dunkel weizen di colore ambrato e dall’aspetto torbido (g.a. 5,2%). Alte Liebe vuol dire “vecchio amore”. Con una media carbonazione, la spuma ocra fuoriesce minuta, cremosa, sufficientemente duratura. L’olfatto propone banana matura, caramello, malto tostato, chiodi di garofano, lievito piccante fresco, malto, fumo, pane, frutti scuri, grano. Il corpo medio tende al leggero, in una trama alquanto oleosa. Note di prugne secche, legno, frumento, tostature, foglie, amaro fumoso, lievito acido, fieno, spezie da cucina, organizzano un rotondo, morbido, gusto che si snoda a proprio agio in una corsa di media lunghezza. Il finale arriva brusco e si dilegua in fretta, esalando una fresca punta di acidità. Il retrolfatto, di sufficiente persistenza, regala piacevoli impressioni dolci di banana con flebili richiami di agrumi.