Tratto da La birra nel mondo, Volume II, di Antonio Mennella-Meligrana Editore
Sedgley/Inghilterra
Nel 1921 Sarah Hughes comprò all’asta, vicino a Dudley (nelle West Midlands), una fabbrica di birra in stile vittoriano con pub annesso. Ma, nel 1957, l’attività venne chiusa.
Nel 1987 il nipote di Sarah, John Hughes, restaurò la fabbrica, dietro il pub Beacon Hotel, e riprese la produzione. In particolare si dedicò alla rielaborazione della Dark Ruby Mild, una volta scoperta, nel caveau di una banca, la ricetta del nonno. Quella birra ovvero degli anni Venti destinata, come energetico peraltro molto più economico di altre birre, alle classi lavoratrici.
Sarah Hughes Dark Ruby Mild, mild ale di un intenso rubino scuro e dall’aspetto leggermente velato (g.a. 6%); con rifermentazione in bottiglia. L’etichetta riporta l’immagine di Sarah Hughes, il fondatore del birrificio. L’effervescenza è da piatta a morbida; la schiuma giallastra, fine, cremosa, tenace. L’aroma si offfre generosamente fruttato, a base di prugne stramature, ribes nero, uva passa; e col supporto di melassa, cioccolato, caramella mou, zucchero di canna. Il corpo, da medio a pieno, ha una consistenza grassa. Il gusto, piacevolmente dolce e fruttato all’imbocco, si stempera via via in note di nocciola, liquirizia, madera, caffè, porto, bacche rosse. Il finale presenta una notevole complessità: malto pieno e morbido, con note vinose, un pizzico di biscotto, una punta di acidità. L’amarore, praticamente assente per l’intera degustazione, compare nel retrolfatto, sotto forma di resina da luppolo, ma svanisce in fretta e furia. Questo prodotto ha bisogno di un periodo di riposo per sedimentare, prima di essere consumato; va inoltre versato in modo da lasciare i residui sul fondo della bottiglia.