Tratto da La birra nel mondo, Volume II, di Antonio Mennella-Meligrana Editore
Banbury/Inghilterra
Birrificio dell’Oxfordshire, col nome del villaggio in cui fu fondato nel 1849.
John Harris era un contadino di 25 anni quando si trasferì a Hook Norton, comprando una fattoria. In questa fattoria, si trovava una malteria che riforniva i diversi birrai della zona. John pensò bene di cominciare a coltivare anche il luppolo e, perché no, produrre la birra in proprio.
Quando John morì, nel 1887, la sua azienda distribuiva birra ben oltre la zona di residenza, e possedeva anche diversi pub.
Nel 1900 fu costruita un’imponente fabbrica in stile vittoriano, quella che è giunta fino ai nostri giorni e che probabilmente è uno dei migliori esempi del Regno Unito.
L’azienda, guidata da John Clarke, è tuttora nelle mani dei discendenti di John Harris e continua a lavorare con le attrezzature originali e secondo le tecniche tradizionali. In particolare, la macchina a vapore, installata nel 1899, pompa l’acqua dai pozzi all’interno dello stabilimento e porta il mosto caldo al quarto piano dove è sistemato l’impianto di raffreddamento. Addirittura vengono ancora effettuate con tre carretti a cavallo le consegne ai pub che si trovano entro cinque miglia dal birrificio.
La produzione contempla ale secche e dalla ricca luppolizzazione.
Hook Norton Hooky Gold, golden ale di colore dorato e dall’aspetto limpido (g.a. 4,2%); la prima birra prodotta con utilizzo di una varietà di luppolo americano, in questo caso, il Willamette. La versione in bottiglia è filtrata e pastorizzata. Con una morbida effervescenza, la spuma si leva sottile, cremosa e di buona durata. L’aroma appare piuttosto attenuato, coi suoi sentori agrumati, di caramello, biscotti, malto, luppolo floreale. Il corpo, alquanto sottile, ha una trama da grassa a cremosa. Il gusto, dopo l’imbocco amabile di malto, volge decisamente verso note, prima fruttate, poi astringenti di luppolo. Il finale arriva asciutto, pulito, e introduce un discreto retrolfatto in cui si esaltano impressioni aspre di scorza di limone.
Hook Norton Old Hooky, extra special bitter ale di colore arancione con tentenza al ramato e dall’aspetto alquanto torbido (g.a. 4,6%). La versione in bottiglia è pastorizzata. L’effervescenza appare alquanto morbida; la spuma, di un beige chiaro, sottile, cremosa, durevole. L’aroma si diffonde composito, di malto, caramello, frutta, biscotti, tè, scorza di arancia, luppolo erbaceo. Il corpo, medio-leggero, presenta una tessitura decisamente acquosa. Il gusto si snoda piacevolmente fruttato all’imbocco; prende note di caramello, nella seconda metà del percorso; eroga, prima del traguardo, una punta incisiva di acidità. Il finale ha la dolcezza del pane a malapena tostato. Nell’ampia ricchezza retrolfattiva si riconoscono sensazioni di frutta secca, agrumi, resina, luppolo terroso, spezie, lievito, erbe aromatiche.