Tratto da La birra nel mondo, Volume II, di Antonio Mennella-Meligrana Editore
Holzkirchen/Germania
Fabbrica di birra risalente al 1605. Nelle mani di Friedrich Wochinger, nel 2006 finì in bancarotta. Fu poi comprata, nel 2009, dalla König Ludwig.
È una modesta azienda bavarese che produce 55 mila ettolitri di birra all’anno rappresentati dalle tradizionali tipologie tedesche.
Holzkirchner Oberbräu Pils, pilsener di colore oro pallido (g.a. 5%). Con una morbida carbonazione alquanto appiccicosa, la schiuma bianca ostenta compattezza e buona allacciatura. L’aroma si apre con un invitante luppolo in fiore, contornato da accenni agrumati, erbacei, fruttati. Il corpo medio presenta una tessitura da oleosa ad acquosa. Anche il gusto è segnato da un buon luppolo verde, che non lascia però tanto spazio a note di malto, paglia, legno secco, burro. Il finale indugia abbastanza in un amarore asciutto e pulito. Il retrolfatto invece appare piuttosto sfuggente nelle sue impressioni leggermente metalliche.
Holzkirchner Weisse Hell, hefe weizen di colore giallo arancio (g.a. 5,5%). L’intorbidimento naturale appare della migliore qualità. La carbonazione è decisa; la spuma bianca, enorme, cremosa, tenace. L’aroma, delicatamente acido all’inizio, passa pian piano a erogare sentori di lievito, grano, arancia amara, banana matura; per terminare all’insegna di un lievito fruttato. Il corpo, abbastanza pieno, presenta una trama da cremosa ad acquosa. Il sapore scorre tra sottili note di malto con delicate sfumature di chiodi di garofano. Il finale arriva esuberante, pulito, con suggestioni a malapena luppolizzate, che ritornano nel retrolfatto, dove vengono affiancate dai richiami speziati del lievito.