Tratto da La birra nel mondo, Volume II, di Antonio Mennella-Meligrana Editore
Amburgo/Germania
Azienda fondata nel 1879. Quanto al nome, va ricordato che Amburgo si trova nella regione storica di Holstein, costituita in ducato già nel secolo XII da Lotario di Sassonia. E fu proprio un duca di Holstein che conferì ad Amburgo, sua città natale, il diritto di produrre birra.
Col tempo la Holsten divenne, grazie a diversi acquisti, uno dei maggiori gruppi tedeschi. Le due Feldschlösschen, di Braunschweig e Dresda, e la Bavaria-St. Pauli hanno una trattazione a parte. Tra le altre, la Moravia di Lüneburg (nella Bassa Sassonia) mutuò la denominazione dall’origine ceca del suo genere di birra: la vecchia fabbrica e la Gasthaus sono diventate museo della birra e ristorante; mentre la produzione delle tipiche pilsner forti della Germania settentrionale continua in un moderno stabilimento. La Dressler di Brema, un tempo celebre per le sue porter, non ha più la fabbrica e sopravvive come etichetta della Holsten.
Con il passaggio, nel 2004, alla Carlsberg, il gruppo di Amburgo, che possiede anche partecipazioni nella ungherese Kanizsai Sörgyár, dovette cedere invece, in relazione ai vincoli antitrust, alcune aziende alla Bitburger, come König-Brauerei di Duisburg e Licher Privatbrauerei di Lich.
La Holsten, che produce 13 milioni di ettolitri di birra annui, contende alla Beck il primato nelle esportazioni. Le sue pilsner, secche e luppolizzate, sono note in tutto il mondo. In Gran Bretagna, dove risulta la marca tedesca più diffusa, un tempo era famosa per una versione di pilsner rivolta ai diabetici.
Le birre a marchio Holsten sono tutte kräusen. E, in etichetta, il cavaliere nero con scudo rosso (lo stesso che campeggia sotto forma di scultura sul tetto dello stabilimento) sta a simboleggiare la difesa dell’editto di purezza del 1516.
Holsten Premium Bier, premium lager di colore oro scarico e dall’aspetto brillante (g.a. 5%); di puro malto. È una birra di larga diffusione, prodotta su licenza in quattro continenti. Con lo slogan “One world, one beer”, viene commercializzata in 80 paesi. Per la Gran Bretagna il tenore alcolico è aumentato al 5,8%. Con un’effervescenza moderata, la spuma appare abbondante, densa, durevole. Il luppolo della Hallertau, profusamente impiegato, si sprigiona all’olfatto con elegante intensità. Il corpo, da leggero a medio, presenta una trama piuttosto acquosa. Un piacevole gusto secco, a malapena amaro, defluisce a proprio agio, tra labili note di mela succosa, lievito, cereali polverosi. Il finale si esprime in perfetta pulizia, con qualche richiamo di fieno e mais. Il retrolfatto sa tanto di agrumi, e non dura più di tanto nella sua asprezza.
Holsten Pilsener, pilsener di colore giallo dorato (g.a. 4,8%). È una birra molto diffusa, prodotta anche in diverse fabbriche della Carlsberg fuori della Germania con gradazione alcolica diversa. Con una media effervescenza, la schiuma bianca emerge soffice e di pregevole stabilità. L’aroma si libera piuttosto debole, con sentori di malto, cuoio, grano, paglia, luppolo erbaceo. Il corpo, da leggero a medio, ha una consistenza molto acquosa. Il gusto appare piuttosto abboccato, almeno fino a quando non subentrano sottili note di un buon amarore da luppolo. Il finale sa tanto di fieno appena tagliato. Il corto retrolfatto aggiunge una rinfrescante impressione acidula.
Holsten Maibock, maibock di colore ambra dorato e dall’aspetto trasparente (g.a. 7%). Per la Gran Bretagna prende la denominazione di Urbock. È una delle birre speciali dell’azienda. La spuma bianca, enorme ma di scarsa durata, è gestita da una carbonazione piuttosto bassa. L’aroma dolce, di malto, caramello, cereali, miele, porta un gradevole accento di liquirizia. Il corpo, medio-leggero, ha una consistenza tra grassa e oleosa. Il gusto si snoda, con un’asciutta amabilità, tra note sciroppose di malto, pane, mais, caramello, sfociando in una dolcezza aromatica. Impressioni calde di alcol e speziate di erbe infervorano il discreto retrolfatto relativamente pulito.
Moravia Pils, super premium pilsner di colore dorato chiaro (g.a. 4,8%). Una birra che gode di ottima reputazione. Con una vivace effervescenza, la spuma, a grana minuta, si alza densa e solida. L’olfatto, di una finezza elegante, esprime l’elevata intensità con aromi floreali, di luppolo verde, frutta, burro, paglia, malto, erba, grano. Il corpo, medio-leggero, ha una consistenza tra oleosa e acquosa. Un raffinato gusto di malto scivola su fondo pulito e ben luppolizzato, perdendosi lentamente tra le note asciutte del finale. Il retrolfatto non dura più di tanto, nelle sue impressioni di un amarore quasi tagliente.