Tratto da La birra nel mondo, Volume II, di Antonio Mennella-Meligrana Editore
A Coruña/Spagna
Il birrificio Hijos de Rivera in Galizia, meglio conosciuto col nome della sua birra più popolare, Estrella Galicia, fu fondato nel 1906 da José Maria Rivera Corral, al ritorno dal Messico dove era emigrato.
Negli anni Venti, il figlio del fondatore, Ramón Rivera, che aveva studiato scienze commerciali all’Università di Amburgo ed era uno dei primi spagnoli a essersi diplomato come mastro birraio, iniziò il processo di meccanizzazione della fabbrica. I miglioramenti tecnici non tardarono a far sentire la loro influenza positiva sulla domanda di mercato. Purtroppo, prima, la guerra civile, poi, la seconda guerra mondiale, arrestarono la produzione dal 1936 al 1950.
Finito il periodo buio, l’azienda si riprese in fretta e, grazie all’introduzione di una moderna catena di montaggio, negli anni Sessanta la produzione raggiunse i 600 mila ettolitri annui.
Nel decennio successivo il comando fu assunto dal nipote del fondatore, José Rivera Corral. E, con la crescita aziendale, nel 1972 la produzione fu spostata dal quartiere Cuatro Caminos alla tenuta A Grela.
Col processo poi di espansione negli anni Novanta, la Hijos de Rivera oggi produce circa 2 milioni di ettolitri all’anno ed esporta in 14 paesi, in particolare, USA, Portogallo, Messico. La sua è ormai riconosciuta come una delle birre più popolari in Spagna.
Nel 2006 poté così celebrare il suo 100° anniversario, diventando l’icona culturale della Galizia. Tra i personaggi di spicco, alla festa era presente il re Juan Carlos.
Dal 2008 è sponsor del Deportivo La Coruña. Nel giugno del 2011 fu costretta, da una nuova legge della Galizia contro gli alcolici, ad aggiungere, a Estrella Galicia sulle maglie, la scritta “Sin Alcohol 0-0”.
Estrella Galicia, premium lager di colore dorato e dall’aspetto cristallino (g.a. 5,5%); con utilizzo di mais. Con una vivace carbonazione, la schiuma bianca si rivela di buona durata ma di scarsa allacciatura. L’aroma è granuloso, di malto dolce, pane bianco, grano, caramello, orzo, e con qualche accenno di tostature. Il corpo medio tende al sottile, in una tessitura cremosa. Il gusto ripropone le sensazioni del naso e, ugualmente, difetta di amarore; in prossimità del traguardo, eroga però qualche lieve nota acida che diventa astringente nell’asciuttezza del finale. Il retrolfatto non dura tanto, ma si rivela sorprendentemente amaro.
Estrella Galicia Pilsen, pilsener di colore giallo pallido e dall’aspetto brillante (g.a. 4,7%). La spuma biancastra, sottile e generosa, è gestita da un’effervescenza piuttosto alta. L’aroma si libera molto dolce, con sentori di pasta di pane non fermentata, mais, erba, malto, luppolo terroso, e qualche richiamo di limone. Il corpo, molto leggero, presenta una consistenza piuttosto acquosa. Il gusto si propone amaro, rinfrescante, quantunque dominato dal malto, che pare abbia raggiunto a proprio favore un delicato compromesso con l’amaricante. Il finale arriva secco e non dura più di tanto. Nella discreta persistenza retrolfattiva s’intrecciano impressioni amare, erbacee, leggermente speziate.
Hijos de Rivera 1906 Extra, amber lager/vienna di colore ambrato chiaro con sfumature ramate (g.a. 6,5%); realizzata per la prima volta nel 1906. La sostenuta carbonazione è quasi pungente; la schiuma cremosa, duratura e di sufficiente allacciatura. Caramello a malapena dolce, luppolo floreale, malto scarsamente tostato, sciroppo d’acero, frutti di bosco, liquirizia, sono i componenti di un olfatto di elevata intensità e finezza gradevole. Il corpo, da leggero a medio, ha una tessitura tra oleosa e acquosa. Il gusto, amabile all’imbocco, eroga quindi note fruttate, floreali, di legno, sino a sfociare in un amarore piccante quasi astringente nel finale. Una granulosità con persistente dolcezza di caramello e un cordiale calore alcolico caratterizzano la piacevolezza del retrolfatto.