Herzoglich Bayerisches Brauhaus Tegernsee

Tratto da La birra nel mondo, Volume II, di Antonio Mennella-Meligrana Editore

Tegernsee/Germania
Tegernsee è un piccolo comune della Baviera, sulle rive dell’omonimo lago. Nel suo territorio si trova la celebre abbazia benedettina, ufficialmente conosciuta come San Quirino Abbey. Essa fu fondata nel 746 (o intorno al 765) dai monaci di San Gallo e dedicata a san Quirino di Tegernsee o san Quirinio di Roma (martire a Roma nel 270 per ordine di Claudio il Gotico), le cui reliquie erano state portate a Tegernsee nel 746. Va annotato che proprio intorno a questo monastero cominciò a svilupparsi l’insediamento che portò alla fondazione della città di Monaco di Baviera nel 1158 a opera del duca di Sassonia Enrico il Leone.
All’interno dell’abbazia di Tegernsee, nel 1050, ebbe ovviamente inizio la produzione di birra. La fabbrica però, giunta ai nostri giorni, risale al 1675 e venne chiusa nel 1803, quando, con la secolarizzazione, fu soppressa la comunità benedettina più importante della Baviera.
Nel 1817 Massimiliano I Giuseppe di Baviera (diventato Massimiliano IV Giuseppe, come primo re di Baviera), rilevò da Freiherr von Drechsel il monastero secolarizzato e riattivò la fabbrica di birra.
Nel 1875 la birreria reale passò alla linea ducale della casa reale bavarese, e di conseguenza prese il nome di Herzoglich Bayerisches Brauhaus Tegernsee. Ovvero Königlich (“reale”) fu sostituito con Herzoglich (“ducale”). Da cui il marchio HTB sovrastato dalla corona (iniziali, H e B, di Herzoglich Brauhaus “Birrificio Ducale” e, T, di Tegernsee). Oggi l’azienda appartiene a Maria Anna, la più giovane figlia del duca Max di Baviera.
Chiaramente la produzione (circa 120 mila ettolitri annui), che utilizza l’acqua di sempre, dolce e particolarmente morbida della sorgente propria, è rimasta fedele, pur nella moderna tecnologia, alla tradizione monastica.
Al centro operativo poi della fabbrica, il settore della ristorazione, Herzogliches Bräustüberl Tegernsee Peter Hubert, serve piatti tipici della gastronomia locale accompagnati prevalentemente dalle specialità della Herzoglich Brauhaus. Ma si tratta di una società indipendente dal birrificio, sotto la guida del locandiere Peter Hubert.
Tegernseer Spezial, helles di colore giallo spento (g.a. 5,6%). L’effervescenza media determina una ricca schiuma compatta e aderente. Al naso si offrono aromi secchi e amari di fieno appena falciato. Il corpo è massiccio, rotondo, in una tessitura tra cremosa e oleosa. Il gusto, intenso di malto, scivola in bocca asciutto e pulito. Solo a fine corsa si fa vivo il luppolo, con le sue note di un amarore pronunciato. Nella media persistenza retrolfattiva, sensazioni florerali recano una piacevole speziatura a base di erbe.
Tegernseer Quirinus Dunkler Doppelbock, doppelbock di un bronzo profondo (g.a. 7%); prodotto tipicamente invernale. Prende il nome da san Quirino, patrono dell’abbazia. Con una morbida carbonazione, la spuma beige emerge cremosa e durevole. L’aroma sa di caramello, frutta, pane nero tostato, fumo, zucchero di canna, abete rosso. Il corpo, medio-pieno, presenta una consistenza grassa piuttosto appiccicosa. Il gusto di malto, e leggermente fruttato, evidenzia sottili note di torrefazione che emergono dal sottofondo. Una delicata venatura di luppolo anima il lungo finale. Il retrolfatto è improntato ai malti tostati, ma accusa scarsa persistenza.