Tratto da La birra nel mondo, Volume II, di Antonio Mennella-Meligrana Editore
Boston, Massachusetts/USA
Dopo un viaggio in Europa per conoscere a monte l’arte brassicola, nel 1986 Rich Doyle e Dan Kenary realizzarono il sogno accarezzato fin dai tempi del college. Assunsero il mastro birraio Russ Heissner e, insieme al socio George Ligetti, aprirono, nel porto di Boston, la Mass. (abbreviazione di Massachusetts) Bay Brewing Company.
Nel 1996 avvenne il primo ampliamento degli impianti. Seguì, l’anno successivo, l’installazione della linea di imbottigliamento. Imbottigliamento, che, prima, veniva eseguito dalla F.X. Matt di Utica.
Nel 2000 fu acquistato lo stabilimento dell’ex Catamount, con ulteriore aumento della capacità produttiva.
Nel 2002 avvenne un nuovo ampliamento della sede di Boston con un impianto fatto arrivare direttamente dalla Germania. E la società prese la denominazione attuale. L’ultimo ampliamento avvenne nel 2013, con l’inaugurazioner della Beer Hall, uno spazio con 20 spine.
La gamma di birre, sia di alta che di bassa fermentazione, è molto ampia. Di notevole interesse la linea lanciata nel 2003, “100 Barrel Series”, una produzione limitata a piccoli lotti, realizzati su un impianto pilota. Non da meno, si sono rivelate le quattro stagionali.
Da annotare infine che, a livello locale, la Harpoon Brewery è diventata famosa per le feste annuali che si tengono presso la fabbrica.
Catamount Brewing Company/White River Junction
Lo stato del Vermont non aveva una fabbrica di birra in attività dal lontano 1890. La situazione dunque non era certo incoraggiante per chiunque avesse voluto cimentarsi nell’arte brassicola. A parte la scarsità delle informazioni, non si trovavano in giro attrezzature valide per intraprendere la produzione sotto buoni auspici.
All’inizio degli anni ‘80 del secolo XX, Stephen Mason partì per l’Inghilterra. Si formò presso la Swannell Brewery, nello Hertfordshire, e tornò in patria entusiasta delle ale inglesi. Trovati due soci, Alan Davis e Steve Israel, nel 1985 aprì il primo microbirrificio del Vermont, battezzandolo col nome dell’animale simbolo dello Stato, Catamount (ossia “puma”).
Era da poco cominciato il 1987 quando videro la luce le prime due birre, Gold e Amber, secondo la tradizione della Costa Orientale. Da quel momento per la piccola ma moderna Catamount la strada del successo fu tutta in discesa. La serie di premi non cessò più; mentre continuavano a uscire dalla sua scuola valenti mastri birrai per sparpagliarsi in ogni angolo dell’America.
Negli ultimi anni la produzione andò al di là della amber ale americana e della pale ale, sconfinando in altri stili, dalla bock alla oktoberfest, dalla porter alla Christmas ale e alla wheat beer. Alcune birre venivano fabbricate su licenza, come la Pike Place Pale Ale per il mercato della East Coast e la Post Road Pale Ale distribuita nel Massachusetts.
Infine, nel 1999, la Catamount chiuse i battenti e, nel 2000, lo stabilimento fu acquistato dalla Harpoon Brewery. Ovviamente, tutta la sua produzione venne abbandonata.
Harpoon Flannel Friday, amber ale di un ambra chiaro (g.a. 5,7%); generosamente luppolizzata. Con una morbida effervescenza, la spuma, di un accattivante color crema, emerge sottile e di sufficiente ritenzione. Al naso, si propongono luppolo floreale, malto, erba, caramello, lampone, resina. Il corpo, medio-leggero, presenta una tessitura leggermente appiccicosa. Il gusto, pieno, fresco, di malto scorre su robusta base di luppolo, con qualche richiamo di agrumi, frutta tropicale, legno di pino. Il finale si presenta in una consistenza secca e amara, anticipando un retrolfatto dalle lunghe impressioni di frutta secca e resina.
Harpoon Celtic Red, irish red ale di colore rubino intenso (g.a. 5,4%). La schiuma biancastra, cremosa e di media durata, è gestita da una carbonazione media. L’aroma si libera dolce e granuloso, con sentori di malto, caramello, biscotti, frutta scura. Il corpo, da medio a pieno, ha una consistenza un po’ sciropposa. Nella complessa gamma di sapori (dal fruttato ai canditi, dal caramello alle noci), si distingue la fresca amabilità del malto perfettamente bilanciato da un luppolo floreale. Il finale, brusco, amaro, asciutto, lascia ben volentieri il campo a un discreto retrolfatto corposo e alcolico.
Harpoon Octoberfest, octoberfest/märzen di colore ambra con sfumature ramate (g.a. 5,3%). Con un’effervescenza abbastanza sostenuta, la schiuma si leva cremosa e di notevole solidità. Il malto tipo Monaco si fa subito apprezzare dalla freschezza dell’aroma. Il corpo appare meno intenso, ma più rotondo di quello delle märzen bavaresi, in una tessitura cremosa alquanto appiccicosa. Il dolce gusto di malto si mostra fluido e asciutto, insieme; e porta a termine il suo percorso in una vivacità speziata. Il retrolfatto indugia abbastanza con aspre suggestioni di malto bilanciate da richiami erbacei.