Tratto da La birra nel mondo, Volume II, di Antonio Mennella-Meligrana Editore
Portland, Oregon/USA
Microbirrificio sorto nel 1993 a opera di Alan Sprints (diplomato Cordon Bleu Culinary), che porta avanti la baracca con l’aiuto dei tre figli e di pochi operai. Il nome vuol dire “pelo del cane”.
Produce, con tecniche artigianali, birre tradizionali insolite che rivelano un carattere deciso nella loro originalità. Vengono anche offerte, in piccoli quantitativi, ale con maturazione in bottiglia che si protrae per diversi anni.
Hair of the Dog Adam, ale tradizionale di un profondo marrone con sfumature rossastre (g.a. 10%). È una libera interpretazione dello stile ottocentesco di Dortmund chiamato “adam”, quasi sconosciuto. Si presenta come prodotto singolare quanto complesso. La carbonazione è molto morbida; la schiuma beige, scarsa e sottile. L’aroma sa di caramello, malto cremoso, zucchero di canna, rovere, melassa, torba, vaniglia, frutta scura. Il corpo, medio-pieno e supportato da una notevole forza alcolica, presenta una tessitura oleosa e alquanto appiccicosa. Il gusto è segnato dall’orzo tostato con distinti sentori di cioccolato amaro. Il finale, molto lungo e caldo, diventa alquanto astringente nella sua insistente asciuttezza. Suggestioni amarognole di torba e malto torrefatto animano il discreto retrolfatto.