Tratto da La birra nel mondo, Volume II, di Antonio Mennella-Meligrana Editore
Sint-Ulriks-Kapelle/Belgio
Birreria a una decina di chilometri da Bruxelles, risalente al 1845, in una fattoria che faceva parte della tenuta di un nobile. Nel 1882 Franciscus-Alexius Girardin acquistò fattoria e birreria, ma con l’intento di sfruttare principalmente la fattoria.
Sempre nelle mani dei Girardin, della quarta generazione, la fabbrica ha tuttora una produzione limitata a 4 mila ettolitri annui, tra lambic e derivati. Oltre a imbottigliare i suoi prodotti, l’azienda rifornisce di rinomato lambic piccoli caffè della zona e assemblatori.
Girardin Gueuze Black Label, gueuze di un elegante colore biondo dorato (g.a. 5%). La rifermentazione avviene, secondo tradizione, in bottiglia che reca l’etichetta nera. La versione filtrata è invece indicata dall’etichetta bianca, e viene chiama Girardin Gueuze White Label. L’effervescenza è piuttosto scarsa; la schiuma, soffice, cremosa e abbastanza stabile. L’aroma agro e asciutto, di mele verdi fresche, uva acerba, succo di limone, fieno, muschio, si rivela quasi pungente. Il corpo, medio-leggero, ha una consistenza tra grassa e acquosa. Il gusto intenso, pieno, denota, nella struttura acidula, un fruttato di mela e uva bianca molto rinfrescante. Il finale porta con sé una ventata secca di rovere. Il retrolfatto sa tanto di amarena e buccia di fortunella.
Girardin Kriek, kriek di colore rosso sgargiante (g.a. 5%). Si tratta di una vera prelibatezza: su fondo secco, con netti sentori di ciliegia, il gusto inizia acidulo per evolversi in note orientate al dolce, ma squisite, irresistibili. La carbonazione appare molto piacevole; la spuma rosa, cremosa e duratura. Il corpo, medio-leggero, è di una tessitura acquosa. Il finale apporta una punta di acidità lattica. Il corto retrolfatto è un perfetto mix di dolce, di amaro e di acido.
Girardin Framboise, framboise di colore ambrato con lieve sfumatura porpora (g.a. 5%). Leggermente luppolizzata ma di spiccata aromaticità, presenta un’effervescenza abbastanza vivace; schiuma rosa di buona durata; delicato aroma di lampone, con qualche labile accenno di erbe, fiori, limone; corpo da leggero a medio di trama acquosa; gusto fruttato molto deciso, con una punta di acido e un’asprezza pungente; finale asciutto; persistente retrolfatto di lieve amarore.
Ulricher Lager Extra, pilsener di colore dorato e dall’aspetto lievemente velato (g.a. 5%); una pilsner stranamente prodotta dall’azienda. L’effervescenza è da moderata ad alta; la schiuma biancastra, enorme e di media durata. L’aroma ostenta un’esaltante finezza di luppolo, con, a contorno, qualche accenno di malto, mais, banana, frutta, lievito. Il corpo, medio-leggero, presenta una consistenza tra oleosa e grassa. Un deciso gusto luppolizzato scorre su solido fondo di malto. Il finale è asciutto e di un amaro tagliente. Il lungo retrolfatto esala agre suggestioni di scorza d’agrumi.