Il luppolo, nonostante sia l’aromatizzante ed amaricante principale nella produzione birraria, può essere accompagnato da altri ingredienti aggiuntivi. Alcuni di questi, in particolare, sono fondamentali per caratterizzare alcuni stili di birra speciale e per quelle stagionali. Non bisogna sottovalutare, però, un impiego di tutt’altra natura: le essenze aromatiche diverse dal luppolo possono risultare, infatti, una correzione di eventuali difetti della birra. Soprattutto quando la loro espressione gusto-olfattiva è particolarmente evidente e predominante, si può paventare l’ipotesi sopra indicata.
Spezie, molto usate come aromatizzanti della birra
Tra gli aromatizzanti più impiegati:
- Frutta ed ortaggi: aggiunti in forma di pezzi, succhi o sciroppi. Le tipologie storiche sono le birre alla ciliegia e le birre al lampone. Più recentemente sono state introdotte sul mercato birre prodotte con kiwi, albicocca, uva, castagna, fragola, prugna, zucca e banana.
- Essenze vegetali aromatiche: come la canapa, il rosmarino e il tabacco, possono conferire aromaticità anche nette in funzione delle quantità aggiunte e del tipo di trattamento subito a monte (essicazione, concentrazione, distillazione).
- Spezie: molto ricercate le birre aromatizzate in epoca pre – industriale, prima della grande diffusione del luppolo. Nel mercato attuale le birre aromatizzate più diffuse impiegano come ingredienti zenzero, coriandolo, bucce d’arancia, pepe, chiodi di garofano, meleguetta e noce moscata.
- Caramello: agisce in principal modo sul colore e conferisce sensazioni di cotto all’analisi gusto-olfattiva.
- Miele: è usato nelle specialità, come le birre stagionali di ispirazione belga, e dona una spiccata aromaticità, oltre a consentire l’ottenimento di birre più alcoliche.