Brasserie Dupont

Tratto da La birra nel mondo, Volume II, di Antonio Mennella-Meligrana Editore

Tourpes-Leuze/Belgio
Già nel 1844, in questa fattoria dell’Hainaut occidentale, venivano prodotte birre stagionali, elaborate ovvero in inverno e lasciate maturare per essere consumate in estate dai lavoratori nei campi. Poi, nel 1920, Luis Dupont rilevò la fattoria e fondò la Brasserie Dupont.
A tutt’oggi, l’azienda è nelle mani dei Dupont, e rimane una delle ultime fabbriche di birra rurali in Europa.
Propone una gamma molto vasta e articolata di birre tradizionali valloni, a fermentazione alta e rifermentate in bottiglia; ma per la maggior parte sono birre in stile saison, elaborate durante l’inverno e lasciate maturare fino all’approssimarsi dell’estate allorché vengono messe in commercio. Inoltre la Dupont propone per quasi tutti i suoi prodotti la versione biologica, certificata dal marchio Biogarantie; e può essere senz’altro considerata un’antesignana in questo campo, se si considera che la Moinette Biologique risale al 1920.
Dei 20 mila ettolitri annui prodotti, il 40% va all’estero, in particolare negli Stati Uniti.
Dal 1990 la Dupont s’interessa anche di formaggi e prodotti culinari tipici della Vallonia.
Saison Dupont (Vieille Provision), saison di colore arancio pallido (g.a. 6,5%). Filtrata, ma condizionata in bottiglia, presenta l’aspetto leggermente velato. Nacque, col nome di Saison Vielle Fornitura, intorno al 1930 come birra estiva, leggera e dissetante, per i lavoratori delle campagne dell’Hainaut, quindi con gradazione alcolica inferiore al 4,5 %. Gradazione alcolica, che salì a quella attuale dopo il 1950, senza comunque influire sulla facilità di beva. Il prodotto più prestigioso dell’azienda, conquistò, nel 1995, la medaglia d’oro ai World Beer Championships. Con una carbonazione piuttosto sostenuta, la spuma sbocca minutissima, cremosa e di pregevole stabilità. L’eleganza olfattiva si manifesta tramite profumi fruttati e di spezie, equilibrati, persistenti. Il corpo rotondo, di trama alquanto cremosa, sostiene un sapore fruttato dall’accento acidulo, a cui la bevanda deve la sua rinfrescante piacevolezza. Il lungo finale, morbido e secco, precorre una suggestione della crema di limone emergente dal discreto retrolfatto. Dopo un anno o due d’invecchiamento, il fruttato del gusto si stempera in una consistenza vinosa.
Saison Dupont Biologique, saison di colore dorato e dall’aspetto lievemente intorbidato dai lieviti (g.a. 5,5%); ovviamente non sottoposta a filtraggio. È la versione biologica della Saison Dupont: malto e luppolo provengono da coltivazioni rigorosamente controllate. L’effervescenza è abbastanza vivace; la schiuma bianca, fine e tenace. L’aroma di cereali esala delicato ma penetrante. Il corpo, da leggero a medio e di tessitura oleosa, scivola morbido, intenso, frizzante. Il gusto fruttato, che pure tende al dolce, termina con sufficiente asciuttezza ripulente. Il retrolfatto è lungo, amarognolo di erbe, piccante di lievito, caldo di alcol.
La linea Moinette comprende invece composite e speziate ale vallone con rifermentazione in bottiglia. Moinette deriva dal francese antico moëne, che indicava la regione dove si trova il birrificio.
Moinette Blonde, belgian strong golden ale di colore oro pallido e dall’aspetto leggermente velato (g.a. 8,5%). Immessa in commercio nel 1955 come Abbaye de la Moinette, prese il nome attuale nel 1980. Con una carbonazione delicata ma vivace, la spuma prorompe ricca, vaporosa, stabile. L’aroma è penetrante, insistente; composito di luppolo erbaceo, frutta e spezie. Il corpo presenta una media pienezza e trama fra oleosa e acquosa. Il gusto si snoda soffice, pulito, sfoggiando briose note di cereali sottilmente speziate. Il finale, molto secco, è un mix di erbe e miele. Il retrolfatto invece abbina frutta e alcol, in una calda, lunga impressione cordiale.
Moinette Brune, abbazia dubbel color rame e dall’aspetto intorbidito (g.a. 8,5%); apparsa nel 1986. La schiuma, con un’effervescenza abbastanza sostenuta, abbonda e dura parecchio. L’aroma si libera complesso, con sentori dominanti di caramello, su pane tostato, frutta secca, luppolo, erbe. Il corpo, molto ben strutturato, e di consistenza oleosa, sprigiona una forza alcolica che avvolge dolcemente il palato. Note rustiche e piccanti, amare e acide, combinano con l’amabilità un equilibrio gustativo perfetto. Il lungo finale è all’insegna di un piacevolissimo amarognolo. Da parte sua, il retrolfatto si rivela asciutto, tra impressioni di malto torrefatto, panpepato, noci, prugne secche.
Moinette Biologique, belgian strong golden ale di colore dorato intenso e dall’aspetto torbido (g.a. 7,5%). Nota anche con il nome di Forêt, è l’unica ale belga biologica certificata. Per sottolineare le proprie origini contadine, si presenta in una bottiglia slanciata con tappo di sughero. Con un’effervescenza vivace, la schiuma spessa, persistente, esala puri e acuti profumi di lievito e di luppolo. Non da meno si rivela la finezza olfattiva, con un fruttato fresco ed elegante. Nel corpo vigoroso, di trama leggermente cremosa, risalta un gusto secco alimentato dai sapori di malto e di frutta. Sentori di miele e di erbe aromatiche caratterizzano il breve finale. Il retrolfatto è delicatamente acido e amaro, anche un po’ speziato.
Tra gli altri prodotti:
Dupont Avec les Bons Vœux, belgian strong golden ale di colore oro carico con sfumature aranciate e dall’aspetto lievemente velato (g.a. 9,5 %). Fu elaborata nel 1970 come birra del nuovo anno da regalare ai clienti migliori. Poi, per il successo ottenuto, dal 1996 entrò in pianta stabile nella produzione, anche se in tirature limitate. È rimasta, comunque, senza un nome vero e proprio, ovvero con la semplice scritta augurale: “Con i buoni auspici della Brasserie Dupont”. Con una discreta effervescenza, la ricca schiuma emerge minuta, cremosa, persistente. L’aroma, floreale e fruttato, non è però particolarmente pronunciato. Il corpo, da medio a pieno, ha una trama cremosa. Il gusto defluisce morbido, gradevole, con tutta la forza dei vari zuccheri raffinati che non rendono però la birra affatto pesante, anzi. Il lievito locale poi conferisce un’inconfondibile consistenza speziata. Il lungo finale asciutto apporta una fresca nota di acidità. Finalmente, nel leggero retrolfatto, compare l’alcol, nelle vesti di frutta sotto spirito, ad avvolgere con un delizioso tepore;
Dupont Bière de Miel (Biologique), honey strong ale di colore giallo paglierino acceso e dall’aspetto intorbidito (g.a. 8%). Il miele viene aggiunto durante la fermentazione. Con una carbonazione da media ad alta, la spuma, sottile e duratura, mostra anche una pregevole aderenza. L’attraente finezza olfattiva si esprime con generosi profumi floreali che, nella loro elevata intensità, non ostacolano i deboli sentori di miele. Il corpo, strutturato e armonioso, di consistenza un po’ grassa e appiccicosa, regge un gradevolissimo gusto di malto con sottile accenno alla dolcezza. Su note amarognole, il finale precorre le persistenti impressioni retrolfattive di luppolo ottimamente equilibrate;
Dupont Cervesia, belgian strong golden ale di di colore oro carico con sfumature rossicce e dall’aspetto intorbidato dai lieviti in sospensione (g.a. 8%). Inizialmente fu prodotta per la località archeologica di Aubechies, in Vallonia. Lavorarono alla sua ricetta, per ricostruire la cerevisia delle antiche popolazioni celtiche, uno storico, un archeologo e un mastro birraio. Viene preparata con malto di frumento e aromatizzata con ginepro, cumino, coriandolo, anice e zenzero. Una specialità insomma, che intende esprimere la forza selvaggia di un prodotto appartenente ad altri tempi. L’effervescenza media genera una spuma abbondante, soffice e tenace. L’aroma è intenso e dominato dalle spezie, con tenui sentori di agrumi, erbe, pane tostato, miele, terra. Il corpo, medio-pesante, si presenta caldo, nella sua tessitura oleosa. Il gusto scorre pieno e risoluto, asciutto e pulito, tra richiami di malto, fiori, frutta dolce, pepe, erbe aromatiche. Il finale sopraggiunge vivace, e all’insegna di un mix di acido e amaro. Il retrolfatto eroga, nella sua lunga persistenza, piacevoli suggestioni piccanti di lievito belga;
Dupont L’Aubéole d’Estinnes, saison di colore dorato piuttosto nebuloso (g.a. 7,5%). Nome assunto nel 2011, sostituendo il precedente Vieille Des Estinnes. Viene prodotta per la Fête Médiévale di Estinnes-au-Mont, nell’Hainaut. Rispetto alle altre saison della Dupont, si presenta un po’ meno attenuata e con un amarore più pronunciato. Con un’effervescenza abbastanza vivace, la spuma, di un bianco sporco, si leva densa, enorme e di buona ritenzione. L’aroma è quello del lievito Dupont: alquanto rustico, delicatamente speziato; insufflato di sentori erbacei, di pane, miele, scorza di limone. Il corpo medio presenta una trama pressoché oleosa. Il gusto ha freschezza, piacevole acidume, massima pulizia; con note di malto, pane, miele, lievito, frutta gialla. Solo nel finale rustico, erbaceo, terroso, fa capolino l’alcol, asciugando il palato. Il retrolfatto si distende in una dolcezza fruttata dall’accento speziato.