Tratto da La birra nel mondo, Volume II, di Antonio Mennella-Meligrana Editore
San Leandro, California/USA
Microbirrificio aperto, col nome di Lind Brewing Company, nel 1989 nell’edificio che un tempo ospitava la centrale elettrica nella baia di San Francisco. Fu opera di Roger Lind, mastro birraio da due anni presso la Triple Rock Brewery and Alehouse di Berkeley, sempre in California.
Nel 1998 Lind vendette alla famiglia Rogers, proprietaria di una torrefazione di caffè accanto, e la fabbrica cambiò il nome in Drake’s.
Alla fine, nel 2008, l’azienda fu rilevata da John Martin (proprietario della Triple Rock Brewery and Alehouse) e Roy Kirkorian.
Nel 2015, a Oakland, in un’ex concessionaria di auto, fu aperta la Concessionaria di Drake, Drake’s Dealership.
Drake’s Drakonic Imperial Stout, imperial stout di colore marrone scuro tendente al nero (g.a. 8,75%). Con una carbonazione alquanto bassa, la spuma beige emerge minuta e cremosa. L’aroma è pulito, gradevole, anche se non così intenso, a base di tostature, caffè in grani, frutti di bosco scuri, cioccolato fondente, fumo, vaniglia, luppolo erbaceo. Il corpo, piuttosto pesante, presenta una consistenza decisamente oleosa. Malto torrefatto, caramello, melassa, zucchero di canna, salsa di soia, erbe aromatiche, spezie leggere, allestiscono un ricco, corposo, sapore, che va via via prendendo note secche e amare, fino a chiudere la corsa con una connotazione tostata, quasi legnosa. Dal discreto retrolfatto si levano impressioni di cioccolato amaro, malto a malapena tostato, spezie alquanto pungenti.
Drake’s Denogginizer, imperial IPA di colore ramato nebuloso (g.a. 9,75%). La schiuma fine, soffice, di buona ritenzione, è gestita da un’effervescenza tra media e alta. Al naso, spirano forti e persistenti profumi di frutta tropicale, caramello, luppolo agrumato, resina di pino. Il corpo, da medio a pieno, ha una tessitura tra grassa e cremosa, anche un po’ appiccicosa. Il gusto si snoda all’insegna di una straordinaria morbidezza, proponendo delicate note di caramello, biscotti, arancia, pompelmo, con l’alcol che si fa ben sentire ma non infastidisce. Il finale apporta una moderata astringenza. Il retrolfatto, nella sua lunga persistenza, eroga sensazioni amare, ma asciutte, pulite, e senz’altro piacevoli.