Tratto da La birra nel mondo, Volume II, di Antonio Mennella-Meligrana Editore
Bodegraven/Paesi Bassi
Dopo ben 12 anni di homebrewing, brevi esperienze presso diversi microbirrifici e un lavoro professionale presso la Stadsbrouwerij De Pelgrim di Rotterdam, finalmente, nel 2004, Menno Olivier si decise a compiere il “grande passo”. Aprì ovvero, nell’Olanda Meridionale, la Brouwerij De Molen, in un mulino a vento del 1697 chiamato De Arkduif.
Il birrificio comprende anche una distilleria, un ristorante, un bar e un negozio di vendita al dettaglio di birre artigianali europee e americane, nonché di prodotti tipici regionali.
L’ampliamento dello stabilimento, nel 2012, utilizzando un edificio a 200 metri di distanza, ha portato la produzione a 6 mila ettolitri annui.
La produzione è davvero impressionante, nell’ordine di centinaia di birre, anche se parecchie realizzate una volta all’anno oppure una volta soltanto. Gli stili si basano principalmente sulle nuove varianti, come quelle sviluppate da piccoli birrifici belgi, americani e scandinavi. E proprio con alcuni di questi birrifici e su tali varianti, Menno Olivier ha realizzato diverse collaborazioni.
Addiritura, insieme allo storico e blogger Ron Pattinson, creò la ricetta di una birra brassata a Londra nel 1914 dal birrificio Whitbread, la tripla stout De Molen 1914 Triple Stout SSS.
Per lo più le birre portano nomi composti da due parole, sulla base di proverbi e detti olandesi.
De Molen Op & Top, best bitter ale di colore dorato e dall’aspetto leggermente velato (g.a. 4.5%). Con una media carbonazione, la spuma si forma abbondante, cremosa, stabile. L’aroma è caratterizzato da intensi profumi, dolci, amari ed erbacei, che spirano in perfetta armonia tra loro. Il corpo si presenta piuttosto sottile e di trama parecchio acquosa. Il gusto defluisce pulito, asciutto, rinfrescante, tra note di malto, caramello, miele, frutta, pane tostato, luppolo agrumato. Il corto finale, alquanto piccante, introduce un discreto retrolfatto citrico e amaro.
De Molen Rasputin Bourbon BA, imperial stout color tonaca di frate con riflessi ambrati e dall’aspetto nebuloso (g.a. 11%). L’effervescenza è quasi piatta; la schiuma, scarsa ed evanescente. L’aroma mette subito in mostra il suo passaggio in botte; e i sentori di bourbon si mescolano allegramente con quelli di caramello, cioccolato fondente, uva passa, ciliegia sotto spirito, quercia. Il corpo medio ha una consistenza tra oleosa e acquosa. Il gusto reca note di vino liquoroso, mentre l’asprezza di frutti rossi acerbi contrasta efficacemente la dolcezza del caramello, dell’uvetta, della prugna. Verso la fine della corsa sale in cattedra il bourbon, e il sapore diventa amabile, caldo, appiccicoso. Nel retrolfatto, spuntano impressioni amare di cioccolato fondente.
Collaborazione
Infine, in collaborazione con BrewFist (vedi), Birrificio del Ducato (vedi) e Toccalmatto (vedi), produce la Mild I’d Like to Drink.