Tratto da La birra nel mondo, Volume II, di Antonio Mennella-Meligrana Editore
Brisbane/Australia
Gli intraprendenti fratelli Nicholas e Edward, figli del famoso birraio irlandese Francis Fitzgerald, arrivati in Australia a metà secolo, nel 1859 fondarono la Castlemaine Brewery a Castlemaine appunto, un piccolo paese, nello stato di Victoria, sorto nel 1853 durante la scoperta dell’oro. Costituirono, nel 1871, un’altra impresa Castlemaine a Melbourne ed estesero rapidamente la loro attività a Sydney, Newcastle, Adelaide, Perth, per “approdare” infine a Brisbane, dopo aver trasformato, nel 1878, in fabbrica di birra una distilleria di Milton.
Proprio dallo stabilimento di Milton uscì nel 1878 la Castlemaine XXX Sparkling Ale, realizzata con la stessa formula della birra prodotta a Castlemaine. Fu un autentico successo di critica e di pubblico. Nel 1924 venne finalmente messa in commercio la Castlemaine XXXX Bitter Ale, realizzata con coltivazioni di lievito importate dall’Europa e dopo tante e tante sperimentazioni per mettere a punto la formula che diventerà la base della birra moderna.
Successivamente le partecipazioni in aziende operanti nello stato di Victoria furono cedute alla CUB; mentre rimase al gruppo originario la Castlemaine di Milton. Quest’ultima nel 1928 rilevò la Perkins & Company, proprietaria della Brisbane & Toowoomba Breweries e della Toowoomba Maltings.
I fratelli Paddy e Thomas Perkins, anche loro irlandesi, erano venuti in Australia nel 1851 per scavi speculativi a Bendigo e Ballarat. Nel 1866, non certo per mancanza di successo, decisero di cambiar mestiere e aprirono una birreria a Toowoomba, nel Queensland. Nel 1872 rilevarono anche la Brisbane City Brewery, sorta intorno al 1860.
Col passaggio della Perkins sotto il controllo della Castlemaine Brewery, l’impianto di Brisbane cessò l’attività. Nonostante i gravi danni provocati da un incendio, il complesso di Toowoomba invece continuò la produzione del malto e della birra fino al 1958, quando l’attività fu trasferita a Milton. Anche i prodotti, per la scarsità delle vendite, dal 1934 erano in gran parte scomparsi.
La nuova società, Castlemaine Perkins, arrivò, con una crescita costante, a controllare il 65% del mercato nello stato del Queensland. Dal 1924 il prodotto principale era la XXXX Bitter Ale. Nel 1970 fece la sua comparsa la XXXX Draft. Seguirono la XXXX Lite, la DL (Diet Lager), la Gold.
Nel 1980 la Castlemaine Perkins si associò alla Tooheys di Sydney: nacque la Castlemaine Tooheys che, cinque anni dopo, con la Swan costituì la Bond Corporation. Quest’ultima, fagocitando nel 1987 la statunitense Heileman, fondò il Bond Brewing Group of Companies che però durò molto poco. Nel 1990 le aziende australiane furono rilevate dalla National Brewing Holdings per finire a distanza di due anni sotto il controllo della Lion Nathan Australia, a sua volta, rilevata, nel 2009, dalla giapponese Kirin.
Le birre della Castlemaine Perkins, aromatizzate con luppolo intero, presentano, rispetto a quelle degli altri grandi produttori del Paese, più spiccate caratteristiche di malto. Mentre diverse lager, per sottolineare la loro qualità, appaiono sotto l’etichetta XXXX, quando nel Medioevo bastava una semplice X a distinguere un prodotto di qualità.
Castlemaine XXXX Bitter, premium lager di colore giallo pallido con caratteristiche venature rossastre (g.a. 4,8%); il prodotto di punta dell’azienda, considerato in Australia “ale amara”. Subito dopo il lancio, divenne la birra più diffusa nel Queensland e si propose come rivale della Foster’s anche sul mercato internazionale. Tuttora esportata in una quarantina di paesi, è particolarmente apprezzata in Inghilterra e in Italia dove viene prodotta su licenza. Preparata con aggiunta di saccarosio, viene aromatizzata con luppolo intero. Data la moderata effervescenza, la spuma si alza fine, compatta, e con una cremosità aderente. L’aroma, distintamente di malto, ha un tocco di fieno appena tagliato. Il corpo risulta piuttosto scarno e di consistenza acquosa. Il gusto, rotondo di malto, libera un amaro gradevole. Suggestioni di lievito e di cereali connotano il finale. Dal retrolfatto, alquanto granuloso, esalano richiami erbacei e di cannella. Tutto sommato, questa bevanda può essere considerata piacevole e non impegnativa.
Castlemaine XXXX Gold Lager, lager di colore dorato chiaro (g.a. 3,5%). La schiuma, sottile e di sufficiente allacciatura, è gestita da una morbida effervescenza di media intensità. L’aroma si libera piuttosto tenue, a base di malto, cereali, luppolo erbaceo. Il corpo, decisamente leggero, ha una tessitura acquosa e un po’ appiccicosa. Il gusto defluisce all’insegna del malto e del luppolo, con sottile dolcezza e morbido amarore. Il finale, abbastanza corto e secco, introduce un discreto retrolfatto amabile di malto.