Tratto da La birra nel mondo, Volume I, di Antonio Mennella-Meligrana Editore
Buxton/Inghilterra
Microbirrificio fondato, nella cittadina termale del Derbyshire, nel 2009 da Geoff e Debbie Quinn con l’aiuto di Pete Clark. Geoff, il padrone, era anche il birraio principale; in quanto Pete, benché laureato in scienze alimentari, si occupava principalmente dell’aspetto commerciale.
Poi, nel 2011, arrivò un mastro birraio neozelandese, James Kemp, che aveva lavorato alla non lontana Thornbridge Brewery e alla Fuller’s. Ma, due anni dopo, James passò alla SPL come brewing advisor, e il suo posto fu preso da Colin Stronge, proveniente dalla Marble di Manchester e con esperienza precedente alla scozzese Black Isle.
Partita con un impianto da cinque barili, più un piccolo impianto pilota, la Buxton successivamente triplicò la capacità produttiva. Mentre la gamma delle offerte diveniva sempre più ampia, annoverando anche stagionali o speciali, e andando al di là dei classici stili anglosassoni. Addirittura arrivarono collaborazioni con altri birrifici. Le birre infine hanno tutte un nome strettamente legato al territorio.
Buxton Axe Edge, double IPA di colore arancione opalescente (g.a. 6,8%). Il nome è quello dell’altopiano a sud-ovest della città. Con una media effervescenza, la schiuma, di un bianco sporco, si leva fine, cremosa e duratura. L’aroma si libera intenso, persistente, con profumi tropicali, di agrumi, erba, pino, e un tocco di caramello bruciato. Il corpo medio presenta una consistenza piuttosto acquosa. Il gusto è dominato dal luppolo; ma si percepiscono distintamente lunghe note di agrumi, frutta tropicale, malto a malapena tostato, e una buona dose di acido citrico. Il finale indugia parecchio nella sua “sapiente” luppolizzazione. Non da meno, il retrolfatto eroga suggestioni delicatamente amare; ma è un omaggio di erbe aromatiche e scorza di agrumi.
Buxton Imperial Black, double black IPA di colore nero come la pece (g.a. 7,5%). La spuma beige, di medie dimensioni e straordinariamente compatta, è gestita da una carbonazione moderata. Profumi di frutta tropicale, agrumi, aghi di pino, frutti di bosco, resina, luppolo terroso, anche qualche sentore di cioccolato al latte e di biscotto, si propongono per un’elevata intensità olfattiva, sebbene non vadano al di là di una finezza gradevole. Il corpo, da medio a pieno, presenta una trama liscia, quasi cremosa. Il sapore è molto gradevole, con note di malti tostati, caramello, frutta esotica, luppolo floreale; all’avanguardia e in trincea, anice, liquirizia, caffè, cioccolato. A fine corsa, compare una buona acidità da tostature. Nel lungo retrolfatto rimane un amarore astringente di resina.
Buxton New World Saison, saison di colore arancio nebuloso con qualche sfumatura dorata (g.a. 6,3%). L’effervescenza è piuttosto vivace; la schiuma biancastra, sottile e abbastanza stabile. La freschezza della frutta, in particolare tropicale, da una parte e dall’altra, la rusticità di fiori, paglia, erba appena falciata, compongono un bouquet di elevata intensità; a loro volta, spezie leggere con un sottile pizzicore e mele acerbe con una delicata asprezza, apportano armonia ed equilibrio. Il corpo medio ha la necessaria trama acquosa. In bocca, caramello e crosta di pane, lievito e coriandolo, agrumi e luppolo floreale; non fanno mancare una dolcezza contenuta, un amarore piacevole, un’acidità rinfrescante. Il finale arriva asciutto, ripulente. Il retrolfatto, nella sua lunga persistenza, dona inebrianti impressioni di campagna primaverile.